Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962
dcffinle.ra superficie: u11 teno a aeminali,i nudi e.d un ten:o • sewioalivi arborali e colture varie, mentre un ultimo lerto è C08liluito da bo!chi e pascoli. In cuui lutto ciò significa: 374.500 a bosco (11cl 1913 le forcs1c colnbresi coprh•tino c.ir <:n •150.000 et• tori), 250.500 a pascolo, 155.500 o olivo, H0.000 n seminnti,·o arborato. Le colture panialrucntc irrigue su1>erano appena i 100.000 cnnri; lii popola1.ione agricola - rappracnla il 49% di quella ( 1.010.000 obi• tanli) regionale. L'irrazionalitii delle colture - frullo <lell'a~nleiJmo dei grandi proJ)ri~ tari e della 1,overtà dei piccoli i quali pre– feriscono crmai emigrare - !.i rifleuc pau– rosamente sulla produzione, che è porlicolar– mcnle bnna nei sc111inati,·inudi, cd i11fiuc11211 11aturnl111cnlcl'oc<:11pazio11c (50% lo perccn• tunle t!ci 80110(:(!uJ)ati)poichè 1111 clloro di lcrra 11011 nc<:cssitn in medio che uri massimo di 26 giornate lavorath·c annue: il redtlito 01e1lio di lavoratore non supero le 100.000 lire all'anno. Quon10 alle forCite, è bene ripclcrc che l'indwlria dd legname cserc.ilala nella Sila, nelle Serre di Catanzaro e 11cll'At1>romonte Occ.itlentnle è mal curota e lo sfru11an1cnlo eseguilo senza razionalitii; la 11eua eo&a uvicnc uei 1mscoli - lri.stc risorsa di scarni J>ll.910ri - che sono 1>raticnme111cobbando- 11nli a se slc._111i. Anche qui l'nvvcnirc dovrÌI fissnre un'ollcnnzn bosco-pascolo ottrnveno una moderna economia ba.9ala sul J)roclotlo lorC.91olce sulla zootcenia. • Se - 1>er un in,•incibile e tnigico falo - lo Bnsilicala è la terra delle frane pau– rose• - scrh·e il Di Tella - ■: la Calabria è quella dei 1>iÌ1rapaci 1orrcn1i tiella Pcni– ,ola, f>Crchè quesli lro,•ano nella CO!lituzione geologico, nelle for111ee nello stato IUJ)Crfìcia• le del suolo e, perfino, nel clima stcuo della regione, condi1;io11islrnordinnriamentc fa,,o, rcvoli. Per l'Italio lo Calabria e, prc.u'o 1>0eo,ciò che sono 11cr la Froncin i dipar1i111enli delle Ilu,e cd Alte Alpi: lo terra claMica cioè dell'eros.ione torremdale e dcll'inlTuen:ta che, sulle manifestazioni di qu~ta, ha uuto il diboscamento. Da Oinn1ante a Nieaslro, da Sibari a Hcg– gio. ,,j è uno infìnilà di coni di <lciezionc e di larghe fiurnnrc, che le due lince ferro– viarie at1ra,·cl'llllno con gocciolunti o con lunglii ,,indotti mnlsicuri. QuC.9li anall:uncuti di materiale trMpor• lnto l1:111110 rinscrroto tra loro lorghi cu11ci di terreno ul>erloso, do,·c 1>erò l'ncqua si arresta in stagni J>Nlilen:tiali ,lai quali, sol• lo l'ardenle wle meridionale. ,; sprigiona il fa1ale ,·cicolo della molaria che ov,•elcna lutto il liloralc. L'Alto Crali ne.I Cosentino, il Cortlarc prcuo Longobordi, giil ode.MO d omato dr.I rimboscamento, il Pinui ed il Sambiose preb so Nic11stro, l'Amato, il Cornee, lo Stiloro, il Pr«ariti e l'Allaro lcrrihile (lungo il quale si fecero gr:indi lavori di ricotliluzione) e !',\mura e l'A1>0SC:ipo cd il Molnro e tanti e lanti altri, 111111110 lutti la loro foma pauro.;a di 11icne ,·iolcnte, di colOMali se0Sttndi– mcn1i, di ricchi olh-cli ed agrumeti inghiot– tili, di interi pae5i cn:,llanti e pericolanti. di 1)0nli 1Jasçiali, di 11rode sconvolte o KOroporsc: lunga, inlcrininobile sloria di n•enturc e <li misc,rio. Tutto in Colahrio è cslrcm1unen1c fo,·o– rcvolc ni lorrcnti: la COSlituzionc geologica, il suolo tc0!<:C50 per In notevole oltczio dei 1110111in confronto colla ristrcllcna della penisola; il di11111, soggetto a rapide viccnJe termiche. che rendono mollo aUivi gli agenti della demoLizione mclcorica. ai quali ecJe 1>erli110 la salila e grn.nilica compagine delJa Sila e delle Serre; 1I diboscamento influe che, sah·o i boschi dcmanioli (le cosiddette Ca· mere Chill!c), ha di.slrullo tante sch·e! Tra 11ucs1idh•crti fouori della vornce tor– rcuziali1à, che l)iù delle ire sismiche, ,•11 consumando 11111111 parte della bella terra calabro e tont'a.ltra ne rcmlc 111111.!01111 e ic- 1crto, occupa il pri1110poslo In prc~nza nei bocini monlani della roccia filladica, una 569
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