Volontà - anno XV- n.8-9- agosto-settembre 1962

H • continua dal n. 1 Breve storia del sindacalismo libertario spagnolo li patto C. N. T. - U, G. T. J L 2 O o T T o B R E l 9 3 7, con ]a caduta di Gijon e delle Asturic, il nemico riteoue terminata la sua campagna nel Nord, Immediatamente pensò di trasforire il proprio esercito verso il centro, disposto a colpire Madrid da due lati. L'Alto Comando repubblicano, credendo vantaggioso precederlo, sferrò precipitosamente la sua offensiva disperata contro Teruel. L'offensiva iniziò il 15 dicembre ma, essendo la piazza rimasta nelle re• trovie, il nemico sferrò la sua controffensiva il giorno 29. Il nemico, cou la sua azione, sconfisse clamorosamente l'esercito popolare ed occupò un vasto territorio nella Sierra Palomera. Le perdite Yepubblicanc furono ingenti più a causa del freddo che per la lotta. Presero parte all'azione 40.000 uomini contro i 10.000 che difendevano la città. I confederali par• teciparono attivamente alla lotta con la 25• Divisione e con due Brigate della 28•. Attratto in quel settore strategico dalla carenza dell'Alto Comando re• pubblicano, il nemico iniziò rapidamente la sua offensiva di primavera. Le forti perdite dei repubblicani fecero pensare ai fascisti di poter sfrut• tare la situazione. QueHa di Teruel fu, infaui, la prima di una serie di baltaglie disastrose. La nuovn offensiva fu iniziala il 9 marzo 1938 con l'obiettivo princi• pale di raggiungere il mar Mediterraneo. Proteggendosi sulla destra del fiume Ebro si ottenne un'avanzata vii• toriosa da Saragozza. L'esito, quasi insperato, dell'operazione acuì l'appe• tito del nemico considerando, specialmente, che con la rotlura della sede repubblicana di Huesca erano diminuiti i rischi previsti. I fascisti, cono– scendo la completa disorganizzazione delle unità repubblicane, attraversa• rono facilmente l'Ebro da Pina. La penetrazione fu effettuata da Nord e da Ponente rispetto alla Catalogna. L'operazione prinJ:ipale proseguì irre• sistibiJe verso il mare. In pochi giorni fu invasa quasi la metà del territorio della CatalÒgna, il resto dell'Aragona e parte di Valencia. L'avanzata in territorio catalano avvenne con maggior cautela per la lontananza delle basi, per timore che ]a Francia, allarmata, mobilitasse truppe alla fron• tiera 1 e perchè i] nemico credeva che la Catalogna costituisse il punto di 488

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