Volontà - anno XV- n.6 - giugno 1962

d• 28.760 nel 1952 a 14.088 nel 1953 per passare a 15.589 nel 1958: le domande respinte sono in costante aumento ( 548 nel 1958). D'altronde, l)er curare questi po– "cri, esistono n Palermo solo 50 me– dici conclolli con circa cento fami– glie 11ssis1i1cciascuno, pagali molto male se si considerano le multiple .i1tivi1à 11llc quali devono dedicarsi. Le spese comunali per l'assislcnza sono passale da 631 milioni del 1952 a 486 nel 1958, <ruesto mentre 11iu– dice dei costi è aumentato e <1uello dei disoccupati pure. I cosidctti 1>cnsionati raramente ricevono oltre 6.500 lire mensili; i di1:1occupati dovrebbero avere 200 li– re al giorno più 40 per ogni figlio, ma, dato l'uso corrente di lavorare non ufficialmente collocati, pochissi– mi ne possono usubuire; gli assislili dell'Ecn rice,•ono 850 lire mensili; le farniglic dei mililari 22 lire al giorno 1>erla moglie e qualche lirella per i figli; quelle dei carcer11li, e non tulle, 1.100 lire ogni sei mesi aHa moglie e 500 lire per ogni figlio, sempre due volle all'anno. Mulgraclo l'irrisorie1à di questa assistenza, le pratiche per nvcrl11so– no lunghissime e molte volle anche costose. Moltissimi del q·uarlierc hanno pratiche in corso eia vari anui. Molte ,•oltc gli abitanti, in gran nu– mero anaHabe1i, non sanno a chi rivolgersi e spesso sbagliano cli u(. ficio ( e chi non sbaglierebbe con tut– ti gli uffici che esistono?). La lenlez– ZHdcllH burocrazia la il resto. La situazione scolastica Cli analfabeti sono il 60% cd i serninnnlfabeti il 12,6%, rispetliva– meutc 385 e 81 adulti. Solo il 48% 332 dei bambini dei due sessi in età sco• lastica ( 6-14 anni) frequenta la scuola. Le ragioni clellu non frequenza scolastica date dai genitori sono in maggioranza di caraltcrc economi– co: lavoro inforllilc, mancanza di scarpe, libri e ,•eslili, o slrcllamcutc col.legate ad esso, come il cattivo rcu– climcnlo e la mancanza di voglia. La fituazione dell'edilizia scolasti• ca completerà il <ruadro delle ragioni dell'evasione. 160 asili di cui 72 a pagamento per 29.000 fanciulli dai 3 ai 6 anni ( per ragioni e,•identi la età è limitala ai 5 anni). Conseguen– za: è possibile scoprire nelle vie più interne del centro urbano e suburba– no di Palermo parecchi sottoscala dove delle vccch ic megere con le (c. rula in mano tengono II guardia e a disciplina i bambini delle mamme che vanno a lavorare. 54,.000 gli al– lie,•i delle scuole elementari con 680 aule in lutto ( una media di 40 per classe); la J>erdita degli alunni dal– la prima classe alla quinta è del 48%; il 76% degli alunni siciliani ripete iu classi ritardate; ogni anno si prc1>arano, grazie all'inadempien• za all'obbligo scolastico, oltre 5.000 nuo,,i anaHabcti ( su 4.000 maestri della provincia di Palermo si assiste n 1700-1800 tras(erimenti annui. I maestri disoccupati della provincia di Palermo ammontavano a 2.777 nel 1956). Verso i I mese di marzo il numero dei lrcqucnlanli è circa un terzo degli alunni che it\'evano in– cominciato la scuola a ottobre: i più lrascurati hanno ubb11ndonato. L'opera dei patronati scolastici è più che scarsa: solo 4 o 5 bambini per classe ollengouo un libro di te• sto gratuito; tulio il resto è a carico

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