Volontà - anno XV- n.5 - maggio 1962

Dalrinizio delle ostHità i Comit-0ti. Superiori. della C.N.T. avenn• 01>1a10per la pacificazione, !forzandosi di credere che dopo l'armistizio si sarebbe ristabilita la uormali1à senza nè vinti nè vinchori. Però il governo centrale, per ristabilire l'online, chiedeva il disarmo di tutte le forze non governative. Ufficialmente, in Catalogna, le sole for-.1:e non governative erano quelle rivoluzionnrie. Al di fuori di esse vi era In repressione. Gli al!ri elementi civili belligeranti erano protetti in anticipo, per l'appoggio dato all'or– dine ufficiale. Il 13 1uaggio fu reso noto un bando del Ministro de la Cobernaciòn. In esso si diceva che sarebbero s1ati puniti aui di adesione alla ribellione con le pene previste dal Codice Militare, gli individui e le organizzazioni che, senza Car parte dell'esercito o di altri corpi armati dello Stato, si trovavano iu possesso di armi, esplosivi, gas lacrimogeni od asfissianti, materiale bellico, mezzi blindati, ccc. Un altro ordine dello st.ssso minfatro e sotto la stessa data diceva: « Art. 1° - A partire dalla data di pubblicazione della presente Ordinanza Ministeriale (. ..) si concedono 72 ore affinchè i cittadini, partiti politici o sindacati, comitati, consigli municipali e qualsiasi specie di associazione o entilà, che posseggono armi, le portino a Valcneia, nei locali della Direzione Generale di Sicure-zza; A Darccllona presso la Delegazione di. Ordine Pubblico del Governo Centrale e nelle altre regioni nei luoghi designati dal govematore civile o dal delegato nazionale ... :x,. Una ,,olla scaduto il tempo delle 72 ore si sarebbero praticate delle perquisizioni. Chi sarebbe staio tronto in possesso di anni era paMiibile di arresto immediato. Con la stessa ordinanza venivano annullati lutti i permessi di porto d'armi estesi da responsabili dei sindacati e dei partiti ai propri militanti. Questi mezzi di disarmo si tratlussero in perquisizioni per le strade o nelle sedi sociali dei libertari. Certe perquiSizioni, per In loro natura, si potevano definire assalti. Il piìi spettacolare di essi ebbe luogo contro il Comitato di Difesa Centrale di Barcellona sito nei locali definiti Los Escolapios. In d"etta operazione le forze governative impiegarono anche cannoni e tanks. Gli occupanti dei locali, senza dubbio, si tli.Ceseroe11ergi– eamen1e per varie ore, per dar luogo all'e,,acuazione delle armi. La crisi del go, 1 emo della Ccneralidad era stata risolta rnediante la trasformazione del governo in Consiglio Esecu..tiuo, molto ristretto, {Valerio Mas per C.N.T.; RaCael Vidiella per la U.G.T.; e un rappre– sentante della Sinistra Reuubblicana della Ca1alogna). La Gazzetta Uffi– ciale notificava pure le nomine <li José Echevvaria Novoa come delegato dell'Ordine Pubbli('o e di Emilio Torres Iglesias come cn1>0 superiore di polizia. Come si vede, l'uomo di fiducia tiella C.N.T., Torrcs, era stato con~ vertilo in un insignificante subordinato. Ma... le cose andavano di male in peggio. Ai princi1,i di giugno, Emilio Torres Iglesias (u sostituito da un oomunista settario: Ricardo Burillo. Nello stesso tempo fu cambiato 305

RkJQdWJsaXNoZXIy