Volontà - anno XV- n.4 - aprile 1962

sline Refugees in tlie Near Eas1-UNRWA), che ha il compito di occuparsi tli loro, Quando scapparono, nel 1.94-8,erano 800.000; oggi sono tanli cli viù poichè - uonostnnte le proteste degli ebrei - sono continuati ad aumentare al tasso corrente fra la popolazione araba, che è il 2,5-3,0 per cento. Inizialmente il go,•erno israeliano s'era impegnalo a riaccettarne centomila i poi s'è rimangiato la promessa, che è alata dcfiniti,·amcnte dimenticata. Qunsi la metà dei 1>rofughi hanno ormai quindici anni, quindi non hanno mai visto la patria dei loro genilori. Centoquin<lici-ccntocinquauta mila non si sono 1.nai registrati agli u(– fici della UNH\l'A poichè, stando economicamente bene, non hanno bisogno degli aiuti di questo ente. Appartengono alla borghesia cittadina, sono /arniglie di avvocati, professionisti della politica, giornalisti e proprietari di giornali, industriali e imprenditori di medio livello, commercianti, tecnici: quantunque a1nalgamatisi con la popolazione dei llaesi che li ospitano (Libano, Siria, Giordania, Iraq, Kuwait, Egitto), sono in,·ece pro• prio costoro quelli che influenzano in senso assolutamen1e antiebraico la politica palestinese di <1uei governi e che concorrono n immobilizzarla su poiszioni contrarie II qualsiasi compromesso, ,il minimo buon senso. 1 nomi dei profughi - ìl 90% sono mussulmani, il 10% cristiani di varia confessione - contenu1i nei registri dell'UNRWA sono 1.150.000, ma all'agenzia stessa C nolo che 100-200 mila non esistono: perchè sono morti da un pezzo, oppure llerchè si lralla di false registrazioni. Ma la maggior parie di coloro che \'ivono sono, secondo una definizione obiettiva, « una massa di genie appena al di sopra del livello di (ame, senza lavoro, piena di bambini, d 'nmarc7.za, di miseria e di rancori contro tutti; indif– lcrente e rassegnala, ma insieme fnnaticamenle attaccat:, nd una sola spc• rAU7.a,il ritorno a casa loro ». L'UNRWA distribuisce viveri e generi di primissima nccessi1à per un eCJuivalcnte di due dollari e mezzo a persona (1.500 lire italiane) al mese; per ottenere una razione in pili, funziona il prestito dei bambini. e dei vecchi, l'iscrizione in pili punti di distribu1.ione con nomi diversi, e decine d'altri espedienti. L'azione di controllo sul numero efTeui,•o dei profughi, i.ul loro reddito, sulle loro occupazioni, temporanee o stabili, sulle morii, è estremamente difficile; e, ad eccezione del Libano, pressochè impossibile, per gli ostacoli e i divieti fra1>posli dalle autorità locali. La massa degli assistiti C concentrala in Giordania, che ne ha sulle spalle 550 mila, con una popolazione 1>rop1ia di 1,2 milioni; 200 mila i.ono nella striscia di Gaza, sovrap1>os1i agli 80.000 abitanti della zona; 140.000 "i,·ono nel Libano. do,•e sono 1>ariall"8% della popolazione Joeolc; 120.000 nelJa Siria, equivalenti al 2,6% degli iu<ligeni. I profughi che vivono nei campi di rifugio espressamente predisposli per loro, sono circa 420.000 ,mentre nel 1950 erano sohanto 270.000; quindi pressapoco 600 mila sono gli assistiti che si sono nrrangiati a vi\'erc Cuori, in qualche moslo. Gli OSJ)iti di tali campi sono il 59% del totale dei profughi nella fllriscia di Gaza i il 43% nel Libano, il 31% in Giordania, il 17% in Siria. Le tende ,sono ormai state soslituite con baracche e casette, con una 246

RkJQdWJsaXNoZXIy