Volontà - anno XV- n.3 - marzo 1962

nwcchina della produ:io11e; vuole cre<1re,o&sieme ai suoi simili. forme di vita libera che soddisfrno le sue aspira:ioni e quelle dei suoi compasni, vuole che gli sia garantito il diriuo alla vita e che cessino le mostruose carneficine che così spesso, gli St.ati, per ragioni loro, scatenano nel mondo. Ma i politici ed i governanti conti,uiano a considerare il popolo un elemo minore,rne (perchè fa loro comodo) e a contendersi, con lutti i me::i anche i più obbie1ti, il diritto di wtela e cli protezione sul popolo. Perciò fingono di credere 11elle combi,w:ioni pMlament.ari e governai-ive. Eppure wt esem– pio eloquent.e, nella sua t.rc, gicil-à,ci viene dalla vici,w Fra,icia dove i par– titi di sini&tra tradizionali, rimasti a/taccati alla loro menlalità parlamen– tarista, si sono esautorati, screditati ed oggi non contano q1wsi più nulla. E a salvare la Francia dall'attuale disordine e dal pericolo del fascismo ,wn saranno certamente i politici di professione, ma sarà, ne siamo certi. il po• polo che già reagisce e combatle contro i suoi veri nemici. Noi anarchici non seminic,,no tra il popolo nes.tuna illtl!io11e; non gli facciamo credere che altri ( uomo, partito o Chiesa) poua risolvere i suoi problemi e difendere le sue libertà. Il suo avvenire dipenderi, dalle sue capacilà di resisten:a allo Stato accentratore e dominatore; cfolla sua volontà di suolforsi di dosso il giogo dei partiti e della Chiesa e quindi di pensare i problemi in libertà; dalle capacità che egli saprà dim.o.ttrnre localmente creando libere associazioni e forme cli vita nuova. Non è forse questa la via per reali::are la democra:ia? E ,wn è forse stato Carlo Marx che un secolo fa dUse che l'emancipa– zione dei lavoratori dev'essere opera dei lavoratori stessi? Ma è proprio vero che Marx è stato messo in soffiua cfo coloro che giurano .tul .tuo nome e se ne proclamano fedeli assertori. V. E•MORTO EMILE ARMANO Qu(ll1tlo già 11uesto numero di Vofo11tii era tullo com1>0s10ci arrivo, comunicalaci tl11 J. l\1ascii, di Uei:ons, la dolorosa notii:la delJa morte lll Emile Armami IIVl'Cnutaa Roucn all'età di novanta anni, Questa scomJ>llr'18 colpisce lutto il movimento anarchico inlernai:io– nale, ehè la figura di Annand, il suo pensiero originale e la sua 01.ern erano conosciuti dai compagni di tutto il mondo. In una noia affrettata e con l)()COspazio d~ponibile poro poMiamo dire Ji Lui. Qui ,·ogliamo aoltanto esprimere il nOl!llrodolore per la scomparsa del uOl!llrogrande compagno. far sentire ai compagni che gli sono &lati , ,iri.ai fino all'ulli1no momento ed in particolare a J. Masd, la naf!tra partecipazione al loro dolore. Parlare di lui degnamente ric,hiederd,be tempo e calma e noi ,periamo rhe 11ualcuno di coloro che l'hanno conosciuto profondamente voglia fnrlo su queste stcMC pagine. E In vita di un comhattente con 70 anni di nttività: da quando nel 1901 fondò il suo primo giornale VEre Nouvelle n tutta la 1un nutrita pubblieistira tra cui riconlio1110 L'e11 de/1ors, alln sua opera in cui espone lu sua concciione anan:hica di i11divitl11111ls111, L'ù1izia– :io11e lm/ivi(/uafista anarcliica. E. Arm1111dha sempre seminato generO!lmnenlc e nbbondan• ta1ucnte le idee anarchiche imponendosi onche in ambienti intellettunli non anarchici. E 11011 !i può fare a meno Ji rendere omaggio alla ~1111 f'OCrcnzo, alla sua lunga perse• vcrarna e alla sua intelligenza. V. 132

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