Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

nella politica ed in iuui i ca11111i, delh qua– li è nolo c/1e non ,ono comimi.i:te o non nu– trono ecceuive ,impolie ver,o i conumi,1i. Sono i « compagni di viagsio », gli • in– dipende111i » 1irew11ta1i alle ele:ioni, ,ono le u1111iuime firme d,e raccolgo110 per le loro campag11e per lo pace. Lo ,te.uo Con– fere11:a l11ter11a:iarrnle d1e ci fu a Parigi ,wll'aprile 1961, ;,, favore di u11'amr1i,tia per i dete,wti 11olitici. delle galere fra1'• cl1i1te, pare cl1e foue di ini::iotivo comu• ni,to. E quuto, potrebbe ,piegore il per• cl~ il movime.1110 a11orcl1ico ,posnola in Francia (c/ie avrebbe dovuto euere uno dei maggiori i,uereJJatiJ non abbia iiivio• ta u11a 1uo ropprese.111011:a e neumi anor• chica 11010 vi abbia partecipata (do qmmta o me ri,11lta). Eppure 011c/1e qudfo Con• fercn::a mellet1fl imieme bei nomi di 8011• te ,timatiuima e notoriome11te noti comu- 11i,ta. Ilo detto all'ini::io che la domo11do cl,e io facevo ,ul ,a, )I di Volonlà ero rivolta oll'irasieme desii anarchici. Mar.:occl1i mi cito, giuJtomente a propa,ito, lo dui,ione adottalo dal Conue,;110 di Livorno del no• vembre scorso. A porle che per noi ogni deci,ione è valida per clii la propone e per coloro clie l'aocellano, bi,og110 ric:o,ioscere che euo è generico, poc.o cliioro: parla di • moni/eJJo::ioni an1ifro11clii,te, onti-Salò • menlre la mia ,lomonda ero preci,o. E .tareb• be ,toto bene, .te.condo il mio mode110 po– rere, preci.tare clae è prnde11te e doveroJo prima di metlerci. in. uno qual,ia,i mani• /e1ta:io11e or1tifa,ci1ta, o « onti •· /i11chi si vuole, a.uicurorci che 11On si fa il gioco di ne.uuno dei partiti e.si ,tellli - ciai che le mani/eslo::io11i non ubbidi,cono a fini. di partiti, ma ,ervono e.sclu.si1:ame11te la cow-o dellfl libertà. E per 110,i dilungarmi. troppo. ria.uumo i punti m cui dl4senio do U.M. No,i Ji può auolutamente mctlerc ,ullo ,teno pi'r1110, oome /a U. 111.,l'adc1io11c ad uno commemora::ione a Soluemini o ad un'auocio::ione per il Controllo delle no• ,cilf' e le otluali mru1i/e110::ioni onti/a.sci.. de, antifro,1d1i,te cll.f! ,i propo11gono di. formare un'opinione pubblica e di sugge– rire otteggiametlli di fronte a ,ituo::ioni ed avvenimenti politici; non ,i può defini– re • stereolipalrl » una cita:io11e quarulo ,i 111 clic il contemdo corri-111onde al pen• ,iero toglia11io110 e dei com1111i-1tin ge,ie– rafe. di O&Bi 1962, non vedo vercl1è ,ia Ma· 10 im11mde11te citare da CorrisJ)ondenza So. ciali11a: uerilà ed artomcrlli validi pouia,. mo trovare a,1cl1e nelle pubblica.::ioni di avversari e nemici ( e dalla 111ddetta pub– blica:io11e avevo riprodollo ,ulla rivi,ta quel bel documento di A. IJerkmon 1u Kro11.slod; e agli uo111i11i rico,10.sco il di– ritto di errare e di ricreder,i, o me110 che non ci 1ia110 prove per rncciarli di « ven– duti»); co,ì non vedo perclaè non ,io ,tata '1erti11c11tericordare un comportome11lo re– ce11le dei socialiJlio(;o1111111is1i di Livorno con il vela posto da eui per 11110noslrp « Le::io11e ,ulla Spag110 ». Q11e,to dimostra clic i com1mi-1ti pouono 011c/1e ac«ttare la critica aul piano ideologico, mo non la accettano mai ,iJ quello ,torico, cioè dei fatti e delle esperien::e c/ie 10110quelli che, meglio di 111110,di1tir1suono gli amici dai ncn1ici della libertà. Le ,,olemiclie 011c/1e i11 me:=o o noi, con• dalle con il ris11etto verto il nostro inier• locutore (cbe nel COJOpresenle mi è non ,ola compag110 mo tmclie (1//lico) non bi.Jo– fltlO evitarle. T,11~ le /i11ca1redebbono ri– manere sempre aperle per poter raccoglie• re la voce di tutli, criticlie e sunerim~nti clte po110110 euere be11e/ici; per poter, O• gnuno di noi, dalfo discuJsione fraterna, preci.fare meglio il 1110pe,uiero e vedere cliiaramente quello clie deve /ore. Ricor– diamoci clte in paualo ci /uro110 tra di noi polcmicl,e a11clie violc11li ( oll11do non a q11elle idiote perao11oli, mo o quelle di iàee e di posi:ioni) mo noi aappUlmo "11che quanto /oue pili vivo il movime,1to anar- ,,co alloro. C. BEKl'<Elll 125

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