Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962
dono il fatto religioso, e il continuo miscuglio che ne fanno con la storia, la politica, la geografia; assumendo il tutto in un atteggiamento di sem– plicità, di personale libertà d'azione e di giudizio, che non ha nulla a che \'C<lere con la soggezione mentale e pratica propria dei crisLiani, più specialmente dei cauolici. In sostanza la differenza sta in questo, per quanto son riuscito a capire: l'ebreo si rapporta alla religione, entra nel suo tempio, come un uomo che ue contribuisce alla vita, libero come tm padrone; il cristiano, anche mediamente credente, ne è sempre succube e \'areando la soglia di una chiesa si porta inlimidito nella casa del padrone, pecora davanli al pastore, secondo la Lerminologia corrente. A Safod il capo del nostro gruppo - un ebreo sulla quaranlina, pieno di cultura biblica e archeologica, di filosofia moderna, di attività per una vera con\'ivenza con gli arabi; che da nn campo all'altro del Servizio Civile manda snluli come questo ai suoi compagni di lavoro: « possa il Signore, nostro Dio, proteggervi, e benedire il lnvoro delle vostre mani e possa Egli fortificnr\'i in modo che portiate a buou fine il lavoro intrnprcso », datando 20 Av Si21 - si mcli.e in test.a, in mancanza d'altro, per entrare nelle sinagoghe, una retina dn notle pnurosnmente unta; e nppare chiaro che egli si sente pedetlamentc a suo ngio, comportandosi con estrema naturnlezza, come se nvcsse in testn il cappello pili adallo per quei luoghi, nuzi il migliore di tutli i copricapi possibili. Sotto la son guida riuscinmo a vedere, in due giorni, almeno una tre1.1Liundi sinagoghe: piccoli ruderi, grandi relilli, antichi pn\'imenli a mosaico o loro posizioni, costruzioni parzialmente rimesse in piedi, edi– fici nncorn integri e in uso; più cntacombe d'epoche diverse e porte toin– bali in pietra, intere e rotonde, o a bauenti; nonchè i resti di Megiddo, l'antichissima cittadella che domina dn un'altura assoluta lo stupendo panorama della valle di Jczrecl. Per non perd'er nessun pezzo di valore, untico e recente - come In mensa cli uu kibbutz (superiore, per bellezza e umnnità di stile, a quelle delle migliori aziende italinnc), o la vista del M'.eron, In cima più altn d'Israele, o In sosta (e bagno) nlle « porte del Paradiso », come è chiamata nella Bibbia la deliziosa vnlleun, con laghetto e cuscntelln, di Sakhna - (ncciamo giri e rigiri, andate e ritorni, continue diversioni dall'itinerario fond1unentole, senza pie1à per noi nè per le macchi.ne, senza orario di ,•itto nè di riposo. Quando s1famo per aura– versare In zona più inlema dei mouti settentrÌonali, uno dei due autisti s'arresta, teutenua, chiede se siamo armati, cd è chiaro che preferirebbe un percorso meno solitario: la polizia, interpellata, ha risposto di fare quello che vogliamo, a nostro rischio, s'intende; la strada è come d'alta montagna europea, a ripidi tornauti, in luoghi dove talvolta accade ancora, pare, qualche sorpresa. L'ahro autista, piì1 intelligente e pili colto, che ci (a anche da cicerone, gli dice di non fare lo stupido e di tirare avanti: infatti non ci capita nulla, eccetto l'emergere d'una vena di paura in CJUellidi noi che hanno cnpito In ragione della breve sosta e l'argomento del dialogo. Passiamo per Pckin « la sola località in Israele in cui gli ebrei siano 112
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