Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

per assicurarsi che è sangue vero; po.i si tocca il cnpo, Ientamenlc, con estrema apprensione; fiuchè palpa e ripalpa ogni zona del cuoio capel– luto, trova un punto che gli fa male. Premi e strofina, ne vien fuori ancora qualche goccia di sangue; certo, è meglio che vada a disiniettarsi, se vuole; posso dirgli di no? Così fa tre chiloruetri a piedi per tornare al villaggio, e non lo rivedo che alle due, a mensa. Si è curato, ci ha dormito sopra quattro ore - mentre noi lavoriaruo - per scongiurare ogni complica– zione, e adesso è lì riposato e tranquillo. « Hai ragione - gli dico - hai fatto porprio bene; però se continui così, non diventerni mai un brnvo solclalo di Nasser! ». In autobus, lasciando Alonei Abba, faccio il bilancio affettivo delle tre settimane di vita con la gente del moshav: molti contatti di lavoro, ma poche persone conosciute; i responsabili romeni alle vigne, addome– sticati con i versi di Emi11escu; una simpatica famiglia di nordamericani, quella di Shmuel, che è uno dei m.a,wger del villaggio (e come 1ale indi– catomi con una punta d'invidia e d'ironia). E \lii ,unico, d'origine nuova– jorchese, l'unico adercn1e al Mapam in un villaggio tutto liberale: sionista e marxista, lettore di buone riviste internazionali (« poche, purtro1>po, perchè l'abbonamen10 costa »), attivo alla base del suo partito e mera• vigliosamente al corrente dei massimi problemi mondiali cli poliL.ica e d'economia. Un'amicizia nata lavorando affiancati un'intera giornata, in LW campo di cotone, scoprendo ad ogni passo un'infinit:\ di cose che tutt'e due avevamo studiato, che c'interessavano molto, che l'uno. poteva rac– contare all'altro quasi con le stesse parole e allusioni che questi si aspet- tava e avrebbe lui stesso impiegate. · Altri non 11·0,•o, sicchè - con mia sorpresa e rincrescimento - il sale.lo è molto freddo; più che In gente, di Alonei Abba ho in testa i bellissimi campi ordinati, i {nitteti rigogliosi, le vigne stracariche, la pulizia e l'organizzazione elci moshav: delle persone ricordo l'attività, In serietl1, la partecipazione interessata; ma non le idee, le speranze, il pas– salo, le singole storie di vita. Molto diversamente da come mi sono restati dentro, dopo eguale tempo di permanenza e di attiviti, comune in un campo di lavoro, il colcos della Russia centrale o la cittadina polacca non lontana da Poznan. Forse è meglio quest'ultima esperienza, pcrchè fatta di beni veri, di ricchezza, e di capacità costrutlive, prima che di Iau1asmi e sentimenti. Il paese e lo gente 12 Dei due week-end durante il campo di lavoro, uno è occupato da una gita collettiva dei quattro campi del Servizio Civile, attraverso le montagne della Galilea Settentrionale; nell'altro vedo Giaffa e Tcl-Aviv e arrivo, con degli amici, sino a Sodoma, sul Mar Morto. La gita collettiva è stata una faticosa festa di due giorni, in autocarro: lungo la ricca piana costiera di S. Giovanni d'Acri fin all'estremo promon- llO

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