Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

(mentre si raccoglievano le mele), con estremo calore e predicendo sven• ture per In sera •- conlcssò di aver appreso molti fotti. sulle condizioni degli arabi e sulla condotta dei 11uoicorreligionari, che non aveva mai sos1>e1tnto flOtesscro aver luogo nel suo paese. Nulla di eccezionale: fotti e nspetti della vitn quotidinua che un viaggiatore - appena socialmente atteulo e curioso dell'oggi, non avido soltanto di monumenti e panorami - osserva o ap1>rc11dedopo una sola settinumn di permanenza in Isrnclc. Come il compor1a111cn10reciproco dei due gruppi etnici sui mezzi di pubblico trasporto: non ho visto un ebreo Alo11ei AM,11: r11ccof111 delle mele alzarzi, in autobus, per for µosto u una donna ;1raba, anche vecchia, incintn o carica di bambini (ma mi dicono che ciò talora accade); non ho visto un arabo Iar sedere una signora ebrea, anche anziana; ho visto una donna ebrea lasciar troppo comodamente sedu1i i bambini, senza far loro wi cenno di spostarsi, davanli a una vecchia grassa donna nrabn, ferocemente sbattuta dalle curve. Ho appreso da una anziana signora ebrea di indubbia sincerità che mentre dei giovani 3rabi, abitauti non lont3uo da casa stm, pur couoscendola, non le lasciano il posto, suo ,narito 1>rende in macchina quegli stessi gio,,ani, quando hanno bisogno di un passaggio; e attribuiva ciò sopratutto a mala educazione. Lo credo solo in parte; poichè in tali atteggiamenti, comuni all'una e all'altra parte, è evidente il gioco delle piccole crmleltà, delle brevi vcntlette quotidiane: clo,•e non si arriva altri. menti, ci si accontenta del gesto sull'nutobus, palese mu impunibile. Sui rapporti fra arabi ed ebrei osservati ad Alonei Abba noto altri 108

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