Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

(·osi siete autonomi sia sul piano della produzione che su quello della retri– buzione? Sapete bene come sia difficile creare delle organizzazioni miste, arabo-ebraiche, anche se in taluni villaggi qualche famiglia araba sia stara cooptata, e con successo )1, Jusu/: (< Bene, la domanda è abbastanza ingenua. Avete occupato il nostro paese, ci avete piantato s01)ra uno stato tutto vostro, ora ci espro– priate le terre, ce le pagate malissin10 e venite a chiederci perchè non facciamo delle cooperative! A parte ciò, da noi c'è la questione delle donne; è già da considerarsi un successo se ai campi elci Servizio Ci,,ile partecipino delle ragazze arube, da sole; sarebbe molto pili difficile imma- 1,!inarle in un moshav, a lavorare fuori insieme a tulli. Noi arabi difon. damo le nostre 1radizioni, la famiglia, la sua coesione, ccc.>). /o (non posso trattenermi dal reagire, a queste parole, che puzzano tanto di reazionario e mi dispiacciono pcrchè le sento pronuuciare da giovani): (( State attenti, perchè di(endere la famiglia in questo modo, è molto negativo e dannoso, sopratuno per voi. Dall'inizio del mondo ogni piccolo passo verso il progresso è slato compiuto andando contro le trad.i• zioni, e quindi contro la famiglia, prima quella intesa come grande paren• tela, poi quella minima, che resiste ancor oggi. Senza la disubbidienza, alle tradizioni, ai padri e alle antorilà, l'uomo sa1·ebbe ancora sugli alberi a muggire)>, Shmucl: « Attenzione, non facciamo della politica a proposito di terre; io non sono uno di quelli che affermano che noi siamo qui per diritt') divino, ... perchè c'è scritto sulla Bibbia che la Palestina dev'essere il paese degli ebrei... perchè esiste una dichiarazione dell'ONU al riguardo ... Dico sohanto che questa Lerra è nostra perchè l'abbiamo interamente tra– sformata con il nostro lavoro, bonificata, da arida resa fertile; che vi ab– biamo costruito sopra case e fabbriche; e ve l'abbiamo pagata, anche a caro prezzo, pezzettino per pezzettino >>. 11 Ho notato, nell'intervento di Shmuel contro una preLesa politicizza– zione della discussione, un atteggiamento vicino a quello dei clerico. ('Onformisti italiani, i quali danno per scontato e naturale tutto ciò che è di vantaggio alla chiesa e ciò che nel passato le ha giovato (porcherie comprese), ma reagiscono immediatamente non appena qualcuno le pone in discussione: poichè il dialogo, per non degenerare, dovrebbe a loro avviso restare nei limiti da loro stessi segnati, senza scalfirne i privilegi. Invece, quella sera la discussione, arrivata molto vicino al fondo d('i problemi arabo-ebraici, ha stupito pet· la calma mantenuta da tutti. Jnsuf, invitato a concludere, si è limitato a dire, non senza nostro disap1>un10 e con un lono da far quasi pena, con quel suo rosario eternamente Cra Je dita, che gli ambi non devono votare per nessuno, così da maniCestar", inequivocabilmente, la loro opposizione foncbmcntalc allo stato d'Israele: e gli ebrei debbono aiutarli nella loro azione per la conquista cli uguali diritti. E un volontario ebreo, sedicenne, - che aveva cominciato a discu- 1ere sullo stesso tema con gli arabi del campo sin dalle cinque cli mauina 107

RkJQdWJsaXNoZXIy