Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962
per ussimilarli, per sistemarli dcfiniliva1ueute? Ciò che gli insegnano è :-oltauto una cosa: che torneranno ulle loro case e alle loro terre, si prcn• clernnno anche quelle degli ebrei, e gli ebrei li getteranno in mare. Come 1-i può pensare a costruire un tentativo di pace su tali basi? Com'è possi– bile fnr !ornare questa gente in Israele? Senza contare che il tenore di viln di cui gli al'nbi israeliani godono, dopo un decennio di c011\'ivcnw l'On gli ebrei, è molto più clcvnto non soltanto di quello dei 1>rofughi, ma aochc di quello di tutta la popolazione amba degli sH\IÌ che ci assediano: ormai voi siete molto diversi da loro, siete pili evoluti, state meglio; si produrrebbe uno squilibrio fra le vostre e le loro condizioni, di cui voi itnreste i primi a subir le conseguenze. Quando sono scap1>nti da casa loro - credendo di tornarci nllcgrarucntc dietro le armate arabe ,,ittoriose - erano 700 mila al massimo; oggi dicono di essere 900.000 o pii1 d'un milione: dobbiamo prciiderci anche questa differenza, che cresce ogui volta che si parla dei profoghi? ». Frnnçois (arabo cristinuo, inscgnautc di francese): « Lnnnnzi tutto va 1enuto presente che non c'è quasi nessuna (nmiglia, [ra gli arabi d'Israele, che non nbbia un pnren1e stretto oltre i confini; <1uindi il suo ritoruo non danneggerebbe nessuno, l'iportcrebbe alla normaliti, e alla trunquillità un gran numero cli situazioni nnormali. Una ,,olta all'anno, e non sempre, " qualcuno riesce cli rivedere un congiunto, quando n Natale o n Pasqua, !-itunzione politica permettendo, a Gerusalemme si apre In porta di Man– clelbaum per due o tre giorni, cd il governo israeliano concede speciali per• messi per ,,nssnrc in Giordania, a chi vuole e a quanti \'uole. (Si noti: iu toli occasioni gli arabi d'Israele portano ai loro parenti in Giordania regali, e se riescono a farla franca, anche denaro; non solo per affetto, ma pc-rchè in reallà st;:mno assai meglio di quelli]. Jn molte famiglie non hanno pii.1 notizie del padre, del fratello o del marito, da cim1ue, dieci anni; scrivere direttamente è impossibile, indirettamente è possibile talora, attraverso qualche amico in Europa, che fu da mediatore delle noti;dc; ma :-ono rnpport 1,recari, che generalmente durano poco. Quanto nll'afferma7.ione, fre<1ucutissima in bocca agli ebrei, che gli arabi siano fuggiti soltanto perchè consentivano alla pro1rngnnda naz.io • nalistica degli stati arnbi, e volevano tornarci (magari n fnr vendeue) al i-cguito delle truppe vittoriose, è troppo sem1>lice per essere vera. Tutti :-oppiamo che durante una guerra, come quando c'è un terremoto, la gente scnp1>a f>rima di tutto per paura, il che è accaduto anche nel nostro caso; e- naturnlmcnte scap1rnvano ve1110la parte che - non a torto ritene,•auo nmica. Che fra costoro molti pcnsa5:1ero di tornare a casa <1uando il paese fosse s1nto occupato dai loro connazionali, anche questo capita in qual~ siasi guerra. Infine va ricordato che nlcuni villaggi sono stati fotti evncuare, per motivi militari, dall'esercito israeliano: il quale ha perciò contribuito, anche clirctlnmcnte, ad aumeutal"e il numero dei pro[ughi >). Dt1vid: « Vi lruncntate di non avere lavoro nbbnstnnza, di essere paga1i male; allora perchè uon fn1c ,mche ,·oi clclle cooperative agricole, 106
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