Volontà - anno XV- n.2 - febbraio 1962

fabbriche e nelle une e nelle altre, di tanto in. t<1nto, è obbligatorio assi• :ricre a cerimonie religiose o assolvere il precetto pasqu<1le. E si può essere certi che nelle prossime elezioni l'<1ltoclero rinnoverà, con la stessa energia del passato, le istruzioni sul come i cattolici debbono votare per salvare la loro m1ima, che le 1500 e più parrocchie si trasformcramw in officine di propaganda elettorale a favore della D.C. Del resto, a togliere le illusioni che qualcuno potrebbe avere in merito, giunge a proposito la recente nota dell'Osservatore Romano in cui è riaOermato, per l'ennesima volta, che quando in << una competizione elettorale si decide dell'avvertire morale di un popolo, gli interventi della Chiesa rispondono ai suoi ,loveri e diritti>>– E siccome tutto si può riportare alla morale, ne risulta che la Chiesa ha il diritto ed il dovere di intervenire in tutto; dirilti e doveri, bisogna rico• nascerlo purtroppo, che ess<itidempie in pieno e con molto zelo. Dobbiamo per onestà constatare che la resistenza dei pnrtiti di sinistra e dei laicisti agli appettiti insaziabili della Chiesa, ai snoi <1businell'ìnter• preta.zione del ConcordaUJ, non è mai stata molto fort,e ed efficace, d"lla cadut<i del fascismo ad oggi. Con i governi che si susscg11,iro110in /tali(I., prima del 194JJ, prima cioè che lo Stato i1alia,io si desse la Costituzione attuale con. l'illclusione dell'art. 7, quando fo <Jueigoverni erano uomini di sinistrn, democratici, muifa:.cisti che vant<1vano 1;-enti mmi di opposi::.io11e al foscismo e, qual– c,mo, di essere uscito dalle file clella Resi.ste11:ll, i rapporti tr<, Swto e Chies<i si svolsero rispellando in tutto e per tutto il ConcordMo. A non voler ridare fo c,1ttedra romana cli storùi del cristianesimo all'ex-sacerdote Ernesto Buorwiuti, furo110 i tre ministri della t>. l. di ali.ora, del partito d' A::.ione, Liberti/e e della Democra:i<1 del Lavoro. A conferire, poi, c,1rat• tere di inviolabilitù ai patti f.,Mcranen.si, ci fu la loro i11clusio11e, con l'art. 7, nella Costituzione, inclusione che fu, possibile per i voti dei co11w- 11ist.i. Cosi il popolo italiano, per sua somm.<idisgr<1zia e vergogm,, sopporta il giogo cli un patto voluto da A:fossolini e approvato da 1'ogli<1tti. D'allora in poi i cedimenti dei partiti di sinistra e democraticj,..foici, verso h, Chies€1, non si conwno più. E' lo Swto italfor10 che si assum-e l'onere - q1wr1do l'/tnlia è tutta una rovim, ed ha bisogno urgente di case, di strade, di scuole - di ricostruire o costruire cl,iese couoliche. Il cospicuo patrimonio dell'ex-Cl/., (della gioventù fascista) viene ceduto, con l'uggiunta di due miliardi, alla Commissione Pontificia di Assisten:a, che lo anuninistrn scn.:::aalcun controllo e pompando, quando le conviene, danaro dallo Stato (cioè da noi popolo italiano). Gente con nessun. titolo di studio e nessuna cultura riceve il diploma di abilitazione all'insegna– mento, solo pere/tè ha insegnato <1ualcl1eamw ,wlle scuole privcite, cioè dei preti. Gli iuseg,umti di rcligio,w, nelle scuole statali, si troua110 in, una co,1diziot1e privilegiata percl1è sono sottrai-ti "lle sanzioni ,lisciplinari previste dalla Legge, cui, invece sono sottoposti tutti gli altri insegnanti. (E questo per merito del ministro della P. 1., il social-dcmocratico, Paolo Rossi). Sovven:ioni date clandestinamente o apertamente alle scuole 66

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