Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

bambini. di mercanica e di /alcgriameria. Queste realiz::azioni praticlie che dimo– strano quanta passa110 la volontà e le e11er• gie 1w1wie quando sa110libere di creare sono sempre suggestive ed 1ian110 imfobbiamc11te il loro valore e canle11ga110un insegt1amenlo. Ma 110n bisogna mai intenderle came un ri– fiuta di quello che la società di oggi ci può o0rire con il sua progresso scientifico, tec- 11icoe con fa sirn cultura. Sarebbe stupido ri– fiutare la nwcchina cfie allevia la fatica uma• na o il com/ori nwtcriale e morale che f'intelligen:a e la tecnica ci offrono. Il pro– blema secondo 1toi è di far profittare tatti dei beni che solo 11110 parte degli uomini possono godere e a questo è possibile arri– vurci organiz:anda la vita sociale 110n sulla base del profitto di pochi, mu tenendo con• to dei. bisogni di tutti. E neppure ci pare valido resemr>io citato 1lal noslro corrispondente secondo ciii si do– vrebbero misurare i bisogni degli imlividui sn ,,uelli di 1111 uomo. Clii può stabilire qua– li sono i bisogni inutili. o sempliceme11te superflui, da quelli inutili? Per quC1lcuno s111,crfl11ie inutili sono il bere, il fumare, il cibo abbondante, la vita comoda ecc. ed utili quelli di. scrivere e diffondere le pro– prie opere. Per un altro, invece, sono ne• cessari lo sport, i divertimenti, i viaggi che sorw anche questi modi di arricchire la pro. pria 1>erso1wlità, di essere pili. a contatto con il 11ostro prossimo. Bisogno è tutto ciò clie produce 1uio stato d'insoddis/a::.ione per "ui può essere economicamente utile soddi– sfare quel bisog,io a11:icf1è /rustrnrlo. Solo o gmmo di noi può stabilire quelli clic sono i propri bisogni: permettere che siano al– tri a farlo, si lascia t1perto il campo al. l'as.mrdit<Ì e alfarl,ilrio. Il male, è che miliardi di uomini sia110 escl,isi dalle /011ti di rircl1ez:e (llle quali oggi, con i mezzi di cui la scienza e la tecnica . dispongono, . potrebbero attingere l!llli. f,"d, è questo male che bisogna eli– mùwre. Anarchia sinonimo di confusione? Nel dizionario di Petrocchi (ultima edi– zione dell'ago~to 1961) trovo che la parola 58 anarchia è ro'<Ì ,lefinila: mmuwiza cli go• rerno. cd in senso figuralo: gavenw disor- 1/imdo, <·on/11sio11e. Confesso che ci sono ri• maslo molto male per i due eoncetli cosi contraddi!ori che si \'Uole rncchiudere in c1uclla parola. Potreste spiegarmi meglio <1ue• sta incongrucnzu ,lel dizionario? Turi.i, novembre 1961. G. f'. Qualsiasi dizio11ario, anche quello Euciclo– pedico Italiano ( delt'lstituto dell'Enciclopc• dia llaliana, Giova111ti Trecca11i) che abbia– mo sollo gli occhi definisce la parola anar– chia assenza di comando, mancanza di go– verno e per est.ensio1te, disordine, confosione, stato di un luogo do\'C ciascuno agisce a suo arbitrio e senza ordine e regola. I due concetti 110n sono in co11traddiz.i<me così "ome potrebbe scmbrnrc: i11/atti gli uo– mini sono ormai così convillti che sia IIC· cessario un governo perchè i campi siano ,:attivali, le macchine possano fJrodurre, le genie n11111gi, si vesta, si istruisca, si diver• ll1, viaggi. 11011 rubi, 110,i ammazzi ccc. ecc., eia aver pt1ura che la manca11za di 1111 po• te.re centrale porti all'arresto di tutte le at– tività 11ma11e,allo scatc1iame11to ,li tutte le perversità, cioè al caos, alla confusione. Evi– dentemente fa ge11te 11011 pensa che oggi si ruba, si uccide, si imbroglia il prossimo 110- 11oslf111te le leggi, la polizia, i giudici, i tri– flurwli ed il carcere; c/ic i piiì. grandi cri• mi11i sono quelli commessi dai privilegiati, dai dete11tori dei mezzi di pro<luzio11e rhe d1111nosalari di. fame o opprimo110 i lavora• tori; che la barbcirie più gra11de è quella che commetlo110 i governi dichiarando così spesso la guerra ad t1ltri popoli. Nell'uso dei vocuboli è permesso di ser– uirsi t111che del loro se11so fì..giuato e pare che miche Rak1111in si serviue della parola anarchia 11cl significato di co11/1u,ione. Co1111mquc,pensiamo elle sia be11e cercare di mantenere C1lfoparola anarchia il suo vero sig11ificuto, ma ,w,i sia il CCISO di arrabbiarsi quando altri l'adoperano in senso figuralo, soprutt11tto qitamfo costoro so110 be11 lontani dal voler /ure un accostamento con la dot– tri110 e gli uomi11i che si ricltiama110 all'u· 11arcltismo.

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