Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

azione operaia che orienti l'e"oluzionc !-Otialc ed intt'r\'enga f'ffiCac;cmcnte nelle decisioni economiche, sono minime, Bisogna prevedere il ripiega– mento dei sindacati democra1ici su un'azione 1>rofessionale, la conserva– zione dei sindacati autonomi nell'isolamcuto coq)Oralivo ed anehe, in un tempo più o meno vicino, un nuo\'o scouvolgimento della CGT. La perdita di forza sindacale. la H'omparsa di una volontà operuia come fattore indipendente, hanno spinto diversi gruppi di miliwnti a rie~aminare l'insirme della congiuntura SOf•iale, a ri"cdcre le loro lalliche. a piegarsi sui nuo\'i problemi. Vecchi e ~iovani, con uno spirito di ricerca e con un senso cli responsabililìi oggi ec•:czionali, collaborano strclLamente a cruesto sforzo di rinuo"amento. La Protesta, il peri0<lico la cui storia Ì" stretlamentc legata a quella del movinwnto operaio argenlino, è uno dei nuclei di questa ricerca, a cui partecipano, su un altro piano ma spesso in comune, la rivista Rccontruir e il giornale Accion libertaria. L'esperienza delle grandi battaglie operaie, quella elci IH·riodi Lor– bidi precedenti il crollo delle formazioni poliùchc e sindacali ed i primi tentativi di regime militare, cd infine quella del pcroni~mo, danno ai mi– li1anti argentini una conoscenza poco comune. Succe~sivamente hanno conosciuto i periodi d'entusiasmo rivoluzionario, di clandestinità, di pa– ziente ricostruzione elci grnp1)i d'azione, e di supernmento di si1uazioni nuove. Non dubito che da c1uesti gruppi usciri1 quello che ci mnnC"a at– tualmente maggiormente: un metodo di azione direlta efficace c-hf' non uccida ma "ivifichi gli scopi libertari di trasformazione sociale. Anche se spesso associato alla vita del suo grnnde vicino meridionale, l'Uruguay non offre lo stesso volto. Gli SC"onvolgimcnti politici sono stati meno forti e la sua relativa s1ahili1à ha da10 al parse c·aratteristiche !,l,llC~so \'icine a quelle delle nazioni europee. Le lotte sindacali conservano un certo vi~ore ma lo sbriciolamen10 del movimento operaio in centrali concorrenti e in federazio1Ji autonome ne ha indebolito la consistenza. La Federazione dell'industria della carne, una delle più importanti organizzazioni operaie, continua ad essere impre– gnata d'influenza sindacalista. Un'esperienza curiosa di gestione semi– (.'00perativa d'impresa frigorifora tentata l'indomani slesso della caduta dell'ultimo governo di sinistra, meriterebbe uno studio scrio - ecl i com– J}agni di Monlevidro ce lo debbono 1 - pcrchè ha riproposto la maggior parte dei problemi che gli esperimenti cli gestione operaia fanno sorgere in una società di tipo concorrenziale: <'Ompiti e limiti dei sindacati, (orme d'amministrazione, tipi di pressione esercitali dai concorrcnli capi1alisti, ~ruppi finanziari, servizi di Staio. Nella crisi che attraversa il movimcnlo sindu('alc e nel fallimento di gestioni operaie \'a ricercata la spinta politica che 1,i manilesta con vi- 1 LUCE FABBRI ha trattato cli quest'esperienza in Volonlir n. 2. febbraio 1960 nelJo M:ritto: «Storia di due esperienze interrotte)I (u.d.R.). 53

RkJQdWJsaXNoZXIy