Volontà - anno XV- n.1 - gennaio 1962

volontà Nl:LLo (MAw Costruiamo r avvenire ANNO XV n. I Gennaio 1062 può L·uoMo SOPRAV\'l\'ERE? È il t-itolo dell'ullimc, coraggiosCl opera del filosofo•mate,twl.ico inglese Bertra11d Russel che novantenne continua a dire di NO alla guerra, a qulllsiasi guerra, con fo stessa pmsio11e, intelli– genza ed energill che, in quella lotta, lw messo lulla la sua lunga vita. Ed a questa domanda a11gosciosa, che è quella che sta anche in /011do al cuore di. milioni d'uomini, così egli risponde: (< C'è ,wa forma di sopravvivenza che non è del tutto im.probabile. È possibile che una J>rossima guerra nucleare lasci un certo numero cli .superstiti, privi di ogrii struttura civile. Per lungo tempo questi scampati .soranno i,11.ernmente occupati a procurarsi un cibo e saranno assolutamente iucapaci di. lrasmell.ere alle generozioni successive ogni nozione o tecnica. In queste co11dizio11il'uomo potrebbe ripetere la storia degli ultimi ce11to– mUa an11i e, giunto a <1uelloche è il nostro grado di saggezzll, essere preci– pilllto nella rovina da una follia uguale alfa nostra. Non è una prospettir•a co11sola11te >). Lu prospettiva anzi è nera: difficile fare progetti, lottare, operare, impegmirsi seriamerlle nella vita quando uumca la certezza di un ane11ire o quando l'avvenire è così brullo da invidiare coloro che t.roveranno fo morie subito dopo lo scoppio ,lella guerra. Ma più grave e più concreto si fa il pericolo di guerra. più è urgente far sentire le nostre volontà di pace. mettere in opera tutte le 110s1.re nergie per scongiurare quel pericolo, per salvare la pace. Il che significa salvare l'uma11i1.àtutta, il lavoro, lo crea:.io11e, il pro– gresso di migliaia e migliaia di generazioni. Il che sigriifica impedire che i pochi sopravvissuti allo sterminio atomico debbano ripetere il lungo e faticoso camm.ino che l'umanità ha dovuto percorrere dagli uomini della caverna ad oggi. Più fosco ci appare l'avvenire e più urgente è dire alt alle_follie degli statisti, far sentire che non vogliamo morire per loro, per i loro ariu,go– nismi, o per le loro rtigioni di su,to, ma che vogliamo vivere, operare, gioire, soffrire di lutto quello che la vita ci offre. e che p,li uomini hllnno saputo produrre e creare.

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