Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961

CO R R SPONDENZE Scioperi di italiani e spagnoli in Olanda Amsterdam, ouobre 1961 I No s T R I AM I e I o LAN o Es , - che pubblicano una rivista men• sile, Buiten de Perken che, detto di passata, sta facendosi strada - hanno dato molta importanza al recente conflitto operaio che è scoppiato nella regione di 1'we11te ai primi di settembre. Ed hanno avuto ragione, perchè questo conflitto mette a nudo la maggior parte degli clementi d'or– dine sociale, materiale e psicologico che intervengono neJla formazione del'Europa. Mentre si parla d'Europa in termini di piani, di tecnica, di stra– tegia, il contatto con la realtà permelte di scoprire una via europea molto diversa. I fatti sono noti. li 2 settembre, un sabato sera, delle zuffe mettono di fronte operai i1aliani e poliziotti o1andcsi. Il motivo: dei cartelloni sono stati affissi all'entrata di certi luoghi pubblici, caffè e sale da ballo, dove è scritto: Proibito agli italiani. Già il mese prima, degli scontri si erano pro• dotti tra lavoratori immigrati e giovani cc blousons noirs » nei locali. Il lunedì e il martedì g]i italiani e gli spagnoli scioperano quasi al completo. Le autorità ed i padroni cedono. I cartelloni sono levati, si promette d'impedire ai « blonsons noirs >) d'attaccare gli stranieri, si garan– tisce agli operai spagnoli ed italiani di arrivare alla fine dei loro con– tratti. Dopo la fine della guerra, Corti contingenti di lavoratori stranieri sono venuti in Olanda. Dapprima dei polacchi per lavorare nelle miniere di carbone del Sud-Limbourg, poi degli ungheresi dopo l'insurrezione del 1956. Più tardi, verso il 1958, vennero degli italiani. Ad ogni arrivo sorgevano delle difficoltà generalmente procurate dalla concorrenza nel campo delle relazioni femminili. Ciò nonostante, nella regione mineraria, mai una mi– sura discriminatrice venne presa. Nel 1960 l'assunzione di lavoratori stranieri si estese ad altre regioni: porti di Amsterdam, di Rotterdam, ]a zona di Twente. Nell'estate 1960 un accordo, firmato tra il governo dell'Aia e il governo di Roma, autoriz– zava l'entrata di 2.000 lavoratori ita1iani, ]a maggior parte dei quali non qualificata, per essere impiegati nell'industrie tessili e metallurgiche. Per contingenti successivi il numero fu aumentato e comprese degli immigrati spagnoli per un totale di 5.000. Nella regione di Twente, gli italiani sono dei ccveterani >1 cioè vi la– vorano da un anno o due. Gli spagnoli, invece, non sono arrivati che nel- 724

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