Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961
lntatti non .solo soppressero gli artil.:oli di propaganda teorica, uo brano dell"Uomo c/1e ride di Victor llugo, corrispondcozc, co– municati cd appunti di cronaca, ma anche 1i volle la soppreMione dei titoli. Jn tali coudizioni non era pouihile continuare. Sa– :rebbe stata un'inutile umiliazione. Coll'ani. mo esulcerato ahhiomo s1~zzata la penna. .Ma 1periaruo non sia lontano il giorno in cui potremo ri1)renderc il nostro posto di bai• taglia cou rinnovato ardore e con più efficaci argomentazioni »,.u In realtà, la sospensione delle pub– blicazioni fu assai breve, perchè, due mesi dopo, nel luglio, il giornale po– tè nuovamente uscire, sia pure con– tinuame"nte imbiancato dalla C'ensu– ra. La sua crescente diffusione nelle province de11a zona di guerra e fra i militari, non soltanto in Italia, ma anche in Albania e a Salonicco, na– turalmente preoccupò le autorità, no– noslantc che il giornale fosse rigoro– samente censurato. Nelle province di Udine, Padova e Brescia, e probabil– mente anche in altre, il giornale ven– ne vietato con una disposizione del Comando Supremo, e tuttavia esso continuava a pervenire agli anarchi– ci resitlcnti in quelle zone. Il Sotto– prefe110 di Spezia consigliò pertanto nell'aprile del 1917 di estendere il divieto di diffusione del Libertario a tulle le località del territorio delle operazioni e delle retrovie, nelle quali rientrava Sper.ia, tanto più che Binazzi ed i suoi collaboratori, ol– tre Il Libertario, diffondevano in tutta Italia un gran numero di opu• scoli di propaganda anarchica cd antimilitarista, stampati prima de] 24 maggio del 1915 e pertanto non sottoposti alla censura. Le autorità ,~ Cfr. U11 tre11tent1io di ,,ttività a11arc/ii. ca (1914-1945), Cesena, Edizioni « L'Anli• alato», 1953, p. 14. 712 ritennero di dover estendere anche a questo materiale il divieto di di(– fusione.u. Il 30 maggio 1917 il co– mandante della piazza di Spezia su disposizione del Ministero de1la Ma– rina e del Ministero degJi Interni ordinava la sospensione a tempo in– determinato della stampa del Liber– tario e vietava l'introduzione, la spe– diziOne e la circolazione in qualsiasi !orma nel terrilorio della piazza di lnlli i libri, gJi opuscoli, le pubbli– cazioni di propaganda anarchica o antimi]itnrista slampati prima del 23 maggio 1915. Le contrav,•enzioni e• rauo punite con la detenzione dn due mesi ad un anno e con l'ammen– da fino a 2.000 lire.u E il 13 giugno il S011oprefetto {a. ceva una compiuln relazione della soppressione del Libertario: Come ,iii riferii n \'. S. lii.ma con Jlre-. cedenti rapporti e specialmente COIJ lettere 28 aprile e 22 maggio n. 1190 e 1368 l'anar• chico Pasquale Dinaui, direttore e proprie• tario della 1i1t0gr11lìa(( La Sociale» e del giornale Il Li'bcrtario, sfuggendo all'accorta ed all'assidua vigilomrn cli questo ufficio, e• sercilata anche a mez:r:o ili fìduc-iari. 11ifTon• Jeva anche mediante suoi corrdigionari opu• scoli di propaganda anarchica, stampati Jlri• ma del 24 maggio 1915. Parecchi opu!COli furono fermati da que– s10 ufficio postale di censura in attesa delle disposizioni ministeriali che sopraggiunsero il 10 maggio come risul!a dal telegramma di V. S. Ili.ma dello !leuo giorno n, 9674 ed in !cguito a servizi di nppiattomento predi– !posli da quC!lto ufficio ei riuscì a sorprcn• clere marinai addetti a torpediniere e navi qui ancorate, i quali erano in possesso di H A.S.G., Carie della Pre/etlura, 336, 11: Il Libertario», nota del Sottoprelctto 29 apri– le 1917. 35 A.S.G., ibidem, nota del Sotto11refetto, 30 maggio 1917.
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