Volontà - anno XIV- n.12 - dicembre 1961

contingenze politiche, essi provengono i,megabilmente dallo stesso principio - o equivoco storico - che è la realizzazione del socialismo at,tmverso lo Stata. Da tale equivoco che li accomuna - e soUo il quale si è spento lo slancio libertario del socialismo che affidava ai lavoratori Slessi la loro emancipazione - ne è derivata una conseguenza storica che ancora li acco– muna, sia pure su strade diverse: la subordirtazione del proletaria/o a una classe politica o partilo e il graduale abbandono della lolla di classe per la pratica dell'eleuoralismo e del caporalismo. Nell'esperienza parlamentare, questa sovrapposizione politica alla lotta e alla coscienza proletaria ha por– tato il socialismo a immedesimarsi nelle posizioni delle classi dirigenti, tingendosi di clericalismo, di colonialismo o di nazionalismo, secondo i'.l cli.m<1locale; nell'esperienza autocratica post-rivoluzionaria, sul popolo ri– condot.to allo stato di alienazione si creano ,moue classi e nuovi privilegi che alla fine reclamano il pasto che a loro compele, come avviene oggi i,r, Russia. Uevidenle bancarotla del socù,lisrna nella socfoldemocrazia e nel comu– ninno non significa la rovina di questi parliti e di quesli Stati, nè la fine del socialismo. Gli Stati e i parlùi. che si chiamano socialisti conl.inuerarrno a prosperare sullll strada inJ.rapresa anche se non è più quella del socialismo e la nuova realtà imperialista e borghese ch'essi rappresenlano conti11uerÌJ il suo sviluppo storico meni.re il socialismo che essi han lasciato cadere - che è la loua dei popoli per il diritto alla vit.a e alla dignità umana - co11tinuerà fuori di essi, premendo al loro interno e contro di essi. Il processo aUo stalinismo riaperto da Krusciov al congresso di Mosca ha disorientato i dirigenti periferici del comunismo che non sonno dove fermarsi nel cammi110 a ritroso di questa critica. Il limite invalicabile di questa critica al passato, per tacito COTl$ensoanche dei vertici moscoviti, sembra il caso Trozl.ij ed il punto fermo lo costruzione del socialismo in un, solo paese, secondo la formula che ha camuerizzato quella svolta. T1ittavia alla luce dei fot.ti quello che si è costruito in un solo paese non è il .~ocia– lismo nw la restaurazione del dominio di classe - e la dittatnra non è: stata il passaggio dal capitalismo al socialismo, bensì il passaggio dalla rivo– luzione all'i,nperialismo di ww nuova borghesia. Il dramma dello stalini,smo fu di non riconoscere e di reprimere ciò che esso stesso creava; forse il rosso dittatore credeva veramente di portare la Russia al comunismo e perciò reprimeva sistematicmnent.e ogni manifestazione politica delle nuove classi e dei niwvi privilegi, allo stesso modo che reprimeva l'iri.soUerenza del popolo e degli uomini di cuhura aspi_ranti al benessere e alla libertà. Afa mentre l'insofferenza popolare e della cultura rimanevano nel vago, le richieste dei gruppi dirigenti si faceuano sempre più concrete e si riassu– mevano in due punti fondamentali: una maggiore autonomia sociale all'in– terno e apertura economica verso gli altri Stati capitalisti. Prima di morire S1alin dovette trovarsi ai ferri corti con la nuova borghesia che il suo regime aveva creato, se arrivò a minacciare la stataliz– zazione dei colcos· e la eliminazione del salario. Quest'ultimo punto avrebbe 674

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