Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961

collettivo delle cla55i privilegiale, il proletariato non può operare come classe senza costituirsi in partilo politico dis1in10 da lutti i vecchi partiti formati dalle classi agiate». La Spagna, che era rappresentata al Congresso da quattro delegati, si ritirò unitamente alle delegazioni dell'Italia, della Svizzera, del Belgio, dell'Olanda e di parte di quelJe francesi, inglesi e statunitensi. Gli stessi delegali si riunirono in un Congresso anli-autoritario a S. lmier, nello stesso mese, per dichiarare: « La distruzione cli ogni potere è il primo· dovere del proletariato. L'organizzazione di un potere politico, sia pure provvisorio, rivoluzionario per operare tale distruzione, sarebbe un inganno maggiore e molto pericoloso per il proletariato come tutti i poteri esistenti ». Nel dicembre dello stesso anno i delegati spagnoli relazionarono dinnanzi ad un Congresso tenutosi a Cordoba. Il Congresso approvò, senza indugi, i postulati di S. lmier. L'l l febbraio 1873 (u proclamata, dalle Cortes, la prima repubblica spagnola. Una circolare del Coniiglio Federale, sito in Alcoy, datato il 24 dello stesso mese, spiegava in uno dei suoi punti: « Guardiamo con soddi– slazione il cambio di rcgiiue, nou per le garanzie che possano derivare alla classe operaia, sempre oppressa e dissanguata da tutte le organizza. zioni borghesi, ma, perchè, la repubblica è l'ultimo baluardo della bor– ghesia, l'ultima trincea degli &Cruttatori ciel nostro lavoro, e una disillu– sione per <1ueinostri Cratelli che lutto aspettano e sperano dai go,•erni, non comprendendo che l'emancipazione politica. religiosa ed economica dc,•e e55ere opera degli stessi lavoratori ». Effellivamente, la re1mbbliea si rese subito impopolare, 1>erchè la borghesia repubblicana non poteva tollerare che dei miglioramenti del nuovo regime potessero beneficiare anche i lavoratori. Questi approfittarono dell'occasione per organizzare degli scioperi di rinvendicazioni morali ed economiche. I ministri repubblicani, scopiazzando dalla mentalità padro• 111de 1 risposero con gli interventi della forza pubblica. Si ebbero scontri fra lavoratori e guardie civili. Il piì1 bell'episodio si verificò ad Alcoy, centro del Coniiglio Federale, do,•e alle pro,,ocazioni dei padroni, del sindaco e deJla Guardia Civile, i la\'Oratori ris1>osero con l'insurrezione. Vi furono numerosi morti da ambo le parti. Un mani(esto del Con!ig/io Feclerale, considerata la realtà degli avvenimenti e espressa l'indignazione contro le calunnie ufficiali, diceva: « Questi lavoratori che. oggi, calunniate sono gli stessi che, un tem1>0,adulavate e incilavate alla ribellione, quando il risul• tato di e55a poten costituire il miglioramento delle vostre posizioni partico• Jnri. Questi lavoratori che definite nndali e assassini, sono gli stessi cui inse• gnaslc la lcgi1timità dell'insurrezione di fronte agli attentati ai diritti indi– viduali, senza pensare che un giorno sareste stati voi stessi i reazionari ... ». Con l'esperienza repubblicana 1 i lavoratori arricchirono le loro cogni– zioni riguardanti la vasta gamma della zoologia politica. La rcslnurazione monarchica del gennaio 1874 aggiunse un'esperienza di pi\1. L'usu(rutto del potere era alterno tra i due grandi partiti, conservatore 630

RkJQdWJsaXNoZXIy