Volontà - anno XIV- n.11 - novembre 1961
programmi od i mclocli cli queste or– ganizzazioni, ma non si potrà mai dire dei giovani dell'Europa Orien- 1ale, come si dice dei nostri, che so• no ccabbandonali a sè stessi ». Pa– lestre, circoli ricreati"i e culturali, scuole d'arte e d'ideologia, leghe gio– vanili, li martellano inccssantemen– le d'una gragnuola di corsi, seminari, dibattiti, conferenze, comizi, concor– si, campeggi, campagne politiche o sociali. Che se 1>oi,com'è avvenuto in Polonia nell'ottobre del '56, ap• pena n'è offerto il destro, i giovani tentano per direllissima di demolire l'apparato organizzativo di regime cui (anno capo tutte queste inizia– tive, il discorso da (are sarà un altro, ma non c1uello che essi si sentivano « abbandonati a sè stessi ». Ed eccoci al cloll, di certe sempli– fìcate diagnosi marxiste della deliu– <1uenza minorile: la divisione della società in classi e Je discriminazioni e tensioni etico-sociali che ne deri– vano. Se, con Gilas, si può accusare i comunisti cli aver creato una « nuo– va classe » pri"ilegiata nei paesi o,,e hanno preso il potere, non mi sembra che questa accusa possa in qualche modo spiegare la delinquenza mino– rile secondo le classiche coordinate marxiste. La « nuo,,a classe » di Gi– las, infalti, è un risultalo obiettivo e finale delle degenerazioni burocrn• tiche ed au1ori1arie del regime co- 111unis1a,ma non invcslc ( o ancora non ha investito) nè le grandi linee Jei processi forma1i, 1 i della classe dirigente, nè, soprattutto, i << model– li » etici e sociali dei paesi comunisti. In paesi come il nostro, dove dalla 1>iecola,media ed alta borghesia pro– viene il 93% degJi studenti univer– sitari, mentre al proletariato indu• striale e rurale "iene riservato uno stentato 7% e dove i clichés morali e sociali borghesi, anzi, piccolo-bor– ghesi, ,•eugono martellati nella psi– che delle masse dai grandi strumenti di suggestione ( cinema, radio, tele– visione, parrocchia, Cumelli ecc.) può essere plausibile sostenere che la « delill(tuenza giovanile» ( 1>rove– nicnte,'com'è noto, soprallullo dagli ambienti proletari) è una protesta nichilista conlro una gerarchia di va– lori estranea ed ingius1a, una reazio– ne furiosa del corner boy (per usare la formula icastica d'una équipe so– ciologica americana) contro il colle– ge boy. Tesi del genere rcslauo plau– sibili, in minore o maggior misura, su per giù iu tulli i paesi capitali– sti (salvo forse- quelli scandinavi). l\ta come pro1)orle per i paesi CO· munisti? Basta dare un'occhiata nl• le statistiche pubblicate con com– prensibile orgoglio dalla stampa eu– ro-orientale e sovietica a proposito della composizione della popolazio. ne universitaria dei paesi comunisti, per convincersi della loro assoluta inapplicabilità. È nolo che uno dei 1>iù rispetta• bili ,,anti de] regime so,·ielico è che la distribuzione delle ammissioni al– le università tra i giovani corrispon• de fedelmente alla distribuzione del– la popolazione nei vari settori pro– du11i,•i: agricoltura, industria, servi– zi e atti,,ità professionali. Ma anche uei paesi a cosiddetta democrazia po• polare la demolizione delle secolari ingiustizie classiste del capitalismo nel campo dell'accesso all'istrnzione superiore è gii1 progredita di molto. In Uomania 1 per esempio, il regime ha deliberato nel '57 che il 75% dc• gli studenti ammessi agli istituii di istruzione su1,eriore dovessero pro• 617
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