Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

Proudhon e Marx Dal 1844 al 1846 p R o u o u o N E M A R x: due potenti personalità le qua1i sta– biliscono punti [ermi nella storia del pcn~iero sociale; due pensieri diver– genti i quali monopolizzano il pri– mitivo periodo della formazione del– le teorie socialistiche; due metodi di lotta ancora oggi in contrasto. Mentre Marx, per compiutezza di indagine e per linearità di analisi, ma, soprattutto, per i molti fattori continf;cnti che ne agevolarono la divulgazione della dottrina, è giunto ai nostri giorni nella sua piena sia• tura di grande teorico del socialismo (chè nnzi il mar.1:ismo è sinonimo del soci<1lismo più in voga); Prou– dhon è rimasto avvolto in un alone d'ombra, nel quale ( contribuendo egli stesso, per la sovrabbondanza delle argomentazioni, per l'ampollo– sità dello stile, per una ap1>arcntc contraddittorietà di esposizione) gli interpreti, in generale, lo posero e lo immersero. Al di sopra della considerazione dell'attualità più marcata del pen– siero proudhoniano nei confronti di quello marxistico,' al di sopra della problematica di quegli studiosi che si sforzano per dimostrare come Proudhon prepari e completi Marx,2 1 « A11uali1à di ProuJhon io, Fu ... ~co FER· RAROM'I in Tempo presente • N. 7 pag. 498, luglio 1960. 1 C. P1RoU: Proudl1oni8me et Marxi8me in Pro11cll1on et notre tenaps. Chiron, 1920; oltre ancora il giudizio di quanti/ nella contrapposizione dei due pen– satori, ravvisano una complementa• rità, quasi tesi ed antitesi d'una tria– de, resta ancora molto da studiare quanto alle possibilità di convenire su convergenze di pensiero o sulla vi– cendevole influenza tra il filosofo te– desco e quello francese. D'altra parte, mentre, oramai, re– stano definite e classificate come ve• re c proprie balordaggini le critiche di coloro i <1uali,sottolineando quel– le posizioni del Proudhon in aperto contrasto con quelle di Marx, fanno cli Proudhon uno dei capi della con– trorivoluzione, e di <1uclli 1 i quali, adagiandosi supinamente su alcune espressioni pol~miehe di Marx nei confronti di Proudhon, [anno di quc– s1'uhimo un « piccolo borghese >i, un ((utopista n, un « metafisico ». Si va invece facendo strada l'opinione di un Proudhon che, attraverso l'effer– vescenza e tumultuosità di pensiero, attraverso la ricchezza barocca e comp1essiti1 imprecisa delle espres– sioni, riesce saldamente a mantene– re sia il giudizio dato dallo stesso Marx di pensatore più ardito ciel so• cialiMHO francese 4 sia a non smen- E. BeRTII : Du « Capitai • aux • He{lexio,u .mr la violence » • Rivière, 1933. ·1 C. CuY-CttA.ND: La pen.tée de Proud/10/l . Borda,, 1947. 4 i\ J.ox -ENcns: La Sacra famiglia • Ed. Rioa.,cita, 195•1. 549

RkJQdWJsaXNoZXIy