Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

ciala la poliliw colonialista, fo l.or • tum dei miliuiri e dei parias, abbi(f– mo assistilO al processo dei 121, del (( grnppo Jca11son >> che riue,ulicava il diritto all' i11subordi1w:io11c, e ab– biamo vi.sto <1uello che capitò, l<tnto per citare un altro esempio, ml un regista come Claud Au.tw1 Lara e/re perdette il suo posto <tlla T.V. per– e li è fu ww <lei firmatari del mani– feslO dei 121 e fu obbligato a girare il suo film, Tu non ucciderai in Yu.– go.~lavio 11erchè non, piaceva al mi11i– .ftro Malrau.x. 7. - È un sofisma o un'arguzia diale11ica 0J)fl0rre all'oppressione fi. sica del bolscevismo, quella spiri– tmde e morale della Chiesa e affer– mare che quest'ultima è infinitamen– te peggiore ... Non abbia.mo ww bilancia per sta– bilire le differenze di peso tra l'una <> l'altra oppressione (fo fisica e la spirituale) e t.ra <Juelladella Chiesa e quella dello Stato totalitario russo. Ci rifiutiamo, perchè lo crediamo immorale, di stabilire la moralità di tmo Stato in base al ,uu11cro degli <issas.~it1icompiuti. Noi siamo con– ·vinti che se rmo stato, per ragioni ideologiche, per fa,wtismo, per ra:– zism.o (martiri di Chicago, Scicco e Vanzelli, neri assassinati, ccc. ecc.); ,wn lw il rispetto della vita umana, in coudi:ioni particolari può com– piere delle i111.me11se stmgi (H iro– shima, Nagasaki, vittime delle guer– re ecc.). Noi pensiamo che le stragi delle coscienze e dello spirito attraverso l'imposizio,ic di dogmi e di ·verità. rivelate sono altrettanto co11dam1<t• bili della violenza fisica. E sappin– mo che le Chiese, oltre alle stragi fisiche hamw commesso stragi di co– scienze. La << doppia verità >> è un cost,une di molti cauolici: il gesuiti– smo nacque nei secoli XVII e XVIII quando del comunismo non si pote– vn prevedere neppnre la nascit.a; ed è facile ai cauolici a.uraverso la loro ct1sisticu difendere le posizioni più cont.raddiuorie e più in cont,rasto con i principi sacri della loro reli– gione; ed è loro facile assolversi da qualsiasi cattiva azione sepurando la azione dall'intenzione. I comunisti sono gli scolari dei gesuit.i, un:i ne so,w stati i migliori scolari: non potremmo dire se ab– bilmo o no su.pernt.o i loro macslri. E per finire veramente siamo co– stretti a riassumere qualche obiezio– ,w: non voglicmw essere difesi da ,i.essww delle potenze occidentali, perchè pcnsiumo che tale difesa ci toglierebbe dulfo faccia della terra.; pensiamo che i 60 miliardi di dollt1ri distribuii-i gencrosumentc da– gli S. U. siano si-O.lilargcunent.e. pa– gai.i con un infeudamento volontario delle pol.enze occfrlentali all' A meri– c,,.; non (lbbiam.o mai deuo che la crca:ione di stati libertari nell'Occi– dente t,0glierebbe cillo Stato russo ln sua fame cli dominio; abbiamo in– vece <letto, che i p. c. occidentali perderebbero moli.o mordente e {or· :a se nel mondo occidentale non esi– stessero governi dittatoriali, ingiu– stizie e grandi miserie. Noi ,,ensiam.o che se in futnro ci sarà qualcuno che per C<lsoleggerà quest.c rwstre pagine, si stupirà sì del/€1modestia e <Juasibanaliuì delle argomenta-::.ioni, m:a si consolercì scoprendo che nell'era atomica, nei t.empi di minacce di ma.odi.,;tru::.fo– ne, c'era qualcuno che non aveva snwrrito il su.o buon se11so. V. 587

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