Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

comunis1i senta considerarne il costo in Tite umane, vi hanno 1pinti sul ghiaccio, minncciandovi da tergo con le loro mitra– gliatrici, in mano ai 10li distaccamenti co– munisti. Mohi di ,·oi sono periti quella notte sulla ghiacciata di.ucsa dc.I golfo di Finlandia. E quando spuntò il giorno e la tempesta si ac(1uietò, 10hauto i ~tanti di ,·oi, in 1>ic- 108Ccondi:i:ioni, stanchi ed affamati, a sten– IOen1>neidi muoven•i, ,·eniste a noi, avvolti nei vostri bia.nehi montelli. All'alba eravalc già un migliaio e pii1 tardi nella giornata un numero inealcolabilc. Avete 1>agatocaro, col ,·os1ro sangue questa avvcn1ura; dopo il fallimento dc.I lcntati,·o, Trotsky corse indietro a Pietrogrado per condurre nuovi martiri alla came6eiua - dato che egli non dà troppo peMl al sangue veunto doi contadini e llllgli operai!... Kronstadt visse con In profoudn speranza che il proletariato di Pie– trogrado sarebbe nccorso in suo aiu. 10. Ma colà i lavoratori erano terro– rizzali e ferreo il blocco attomo a Kronstndt, cosiccl1è non ci si poteva aspet1are nlcuna nssistenzn da chic– chessia. La gunrnigioue cli Kronstadt con• sisteva di meno di 14.000 uomini, 10.000 dei quali erano marinai. Do– veva difendere un fronte vastissimo, molti forti e le batterie sparse per tulio l'arco del golfo. I ripetuti at• tacchi dei bolscevichi cui il govcr• no centrale inviava !ruppe fresche in continuità, la mancanza di ap– provvigionamenti nclln città assedia– ta, le lunghe no1ti insonni passnte di guardia nel Iredclo, tulio stava minando la vitalitù di Krons1ad1. 'l'ullavia i marinai perseverarono C• roic:unente, fidando sino all'ultimo che il grancle esempio di liberazio– ne <ln loro dato, sarebbe stnlo se• guito da tutta In nazione e avrebbe• ro così ricevuto aiuto e sollic,•o. 5i6 Nel suo « Appello ai Compagni Operai e Conrndini » il Comitato Rivoluzionario Provvisorio dice (lzvestia di Kroustadt n. 9, 11 mar-.1.0): Compagni operai, Kronstadt 1ta combat– tendo per ,•oi. per la farne, il freddo e la mancanza di in1l11mc11ti,Kromtadt ha in• nalz1110la ba111lieradella rivolta ed è fidu– ciosa che tl«ine di milioni di lnvora• tori e di contotlini ris1'10nder11nno 11.1111 sua chi11mt1to.Non è l'I05llibileche l'aurora ini• zialo. a Kronstadt non debba divenire gior• no pieno e luminOIO per tutta la Riusia. Non è possilJilc che l'e11>IOl!ione di Kronstadl debba mancare di far levare l'intera RUS11ill e prima di tutti Pietrogrado ! Ma nessun niuto stava giungendo e col pnssare elci giorni Kroustndl clh•entava sempre piìi esausta. I bol– sce\'ichi continuarono ad ammassace nuove truppe contro la fortezza as– sediala, indebolendoln con continui auaechi. In piìi tutti i vantnggi era– no dalla parte dei comunisti: il nu• mero, le scorte, la posizione. Kro11- s1ndt non cm stata costruita per so• s1enere un auacco dal retroterra. Le voci sparse dai bolscevichi che i ma• rinai intendessero bombardare Pie• trogra<lo era Io.Isa. La famosa for– tezza cm s1a1n progettata all'unico scopo di servire di cli.fesa a Pictro– grndo contro invasori provenieuti dal mare, Per di pili nel caso in cui In città fosse caduta nelle mani dei nemici, le batterie della costn ed i for1i di Krasnaia Gorka erano stnti studiati in funzione cli un bombar– damento contro Kronstadt. Pre"e• dendo simile possibilità, i costrut• tori avevano cli proposito omesso di fortificare In zona di Kronstadt pro– spiciente il retroterra. Quasi ogni notte i bolscevichi rei– terarono gli attacchi. Per tutto il 10

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