Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

la sconfitta popolare che pose 6uc a quella che fu chiamala la settimana tragica di Barcellona del 1909 con la fucilazione di Francisco Ferrer Guardia e altri sanguinosi episodi. Le giovani reclute reagiscono con la diser✓.ione. La vita nelle caserme è insopportabile. La disciplina è più un'umiliazione alla dignità umana che un'efficace esigenza militare. Le continue guerre provocate dagli alti ufficiali militari in Africa aumentano il contingente dei profughi che varcano la frontiera francese e si d.irigono verso l'America. A volte nell'esercito si levano delle giovani voci che vengono subito soffocate. Già ci siamo occupati delle Giu11te Militari di Difesa e delle speranze che ispirarono l'opinione liberale. Si vedeva in esse risorgere nuova– mente il militarismo liberale del secolo XIX. Durante la crisi del 1917 i vecchi e i nuovi partiti, antidinastici e regionalisti, speravano candidamente nel presupposto del cambio della mentalità dei giovani uffi.ciali aggruppati nelle Giu11tc di Difesa. Però il miracolo non fu OJ>erato. L'illusione fu dissipata dalla frenetica spara– toria dei fucili militari. Le Giunte, il cui unico obiettivo era <1uello di aprire una breccia nel granitico bJocco delJe promozioni monopolizzate dal nepotismo degli alti capi, parlarono il chiaro lingtiaggio della dittatura militare: « Le circostanze possono fatalmente costringerci al sacro obbligo di interve– nire nella vita nazionale, per imporre ai politici fini e procedimenti morali, giustizia e previsioni che, se non saranno ascoltati, precipite– ranno la Spagna nel tragico burrone della rovina e del disastro >>. La legislazione civile fu invasa da tanti tragici assioma destinati a rendere inamovibile il dogma inviolabile dell'esercito. L'esercito era intoccabile. Era al di fuori di qualsiasi critica. Chi infrangeva la santità del dogma era considerato, automaticamente, antispagnolo ed anlipatriola e venh•a tradotto da,,anti ai tribunali militari protetti dai privilegi della guerra (lcy de Jurisdiccionc.-:). I miHtari pii.1 impazienti n.v,·ersavano tali. lungaggini procedurali e compiv,mo giustizia con le proprie mani assaltando le redazioni dei giornali di opposizione. La dittatura del generale Primo de Rivera ruppe dcfinilivamente con la rosea leggenda del prestigio militare. Gli anarchici aumentarono la propaganda antimilitarista nelle casenue e nei <1uarticri, incilando i soldati all'insubordinazione. I primi risultati si manifestarono nel 1920. Il 9 gennaio di quell'anno si verificò una sollevazione nel quartiere del Carmine a Saragozza. Angcl Chueca, un anarchico considerato come capo degli insorti, fu ucciso. Il capo Godoy, implicato nel sollevamento, fu fucilato. Già abbiamo parlato del progetto di assal!are il <1uartiere di Ata– razanas nel 1926. Allora si contò molto sulla complicità di alcuni mili– tari di guarnigione nella fortezza che, all'ultima ora, vennero meno. 561

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