Volontà - anno XIV- n.10 - ottobre 1961

Non è il caso d'intraltenersi sui risuha1i della pretesa • iniezione • d'hcgclianesimo sul corpo refrallario di Proudhou, anche se un'analisi del genere appare molto allet1antc; con– In, 1>erò, ribadire che ncssuirn in– flucmrn decisiva Marx ebbe sul filo– sofo francese per quanto attiene alla dialettica di E{egel, della quale Proudhon era sì rimasto at1rat10 in epoca precedente agli incontri pari– gini. ma della quale aveva perre11a– mcn1e percepito i limiti. 11 Verso la fine del febbraio 1845, in 1egui10 ad un decreto di e1pulsione del gennnio (>recedente, Marx l11sciò Parigi. In quell'anno BJ>J>1trvc La sa– cra famiglia, nella quale, come è ri• IIRJHIIO,Marx dedica numerose pagi– ne alla di(csa del pensiero proudho– niano contenuto nella • Prima me– moria •· Queste pagine furono scrit• te ap1nmto negli ultimi tre mesi del 18•14, nel periodo cioè nel <1ualcav– vennero gli incontri parigini. Analizziamo brevemente lo scritto del filosofo tedesco, il quale, di fron– le ai critici tedeschi, Bruno llnucr e consorli, avanza una ben 1>rccisa e .osio/e Be1«3u111 i11 Fraflkreicla UNI Bel3ie11 - Oarmstadt. 18-45 - nella quale at:rin: • Ilo al'ulo il 3randissimo piacere d'ettere in cerio qual modo il privot-d0ttrtl di que- 110 uomo (Proudhon) ...•· 11 In una lcltera a Tis.sol del 13 dic. 1846 (citala llal Sain1e-Bem·e - P. J, />rou1l– l1011, Sa vie et ,a corrispomlence 1838-1848 • C011c1,1916 - pog. 225), Pro11dl1011 dcfì– nis«i infrultuoto il tentati..-o lii llc3cl il q111de ,·orn:bbe costruire e le monde 1/e, ttflli1é, artt 1/e pretendus a priori de la Niiuma. 552 soda dileS,n del 1>eni,iero di Prou– dhon: da <1ucs1aannli11iscaturiranno alcune consideruioni, necessarie per comprendere <tttale e <1uanto Cossela stimn di Marx verso ProtHlhon.U 1) « •.. il Proudhon reale dichiara che egli non persegue fini astratta• mente scicn1ifici, nut 1>one alla so– cielà ri\ •endica:1.ioni immediatamente pratiche. E la rivendicazione che cgl.i pone non è arbitraria• (pag. 28). 2) il Proudhon efTeltuÒ • la dimo– strazione del cambiamenlo delle con– cezioni giuridiche e della reali::a– :ione progressiva della giustizia me– diante la rtega:ione del diritto posi– tivo storico ( Lo ,ociélé /ut. ,auvée par la négation de ,e, /Jri11cipe1 ... et. fo violation de, droit, le, pfos sa. crés). Così il Proudhon reale dimo– slra come, dalla negazione del dirit– to romano sia nata una più ampia idea del diritto nella conce:ione cri– stiana; come dalla negazione del di– ritto della conquisto 11innato il Jj. rillo dei comuni; e dalla negazione di tutto il dirillo feudale, cioè dalla llivoluzionc francese, l'attuale pili comprensiva situai.ion epoli.tica ». Spella a Proudhon « il vanto di avere scoperto la legge della realiz– zazione di un principio mediante la sua negazione. Ju <111c8la forma co– sciente questa idea fu per i francesi una ,·era rivelazione• ( pag. 34-35). 3) « ... Proudhon soltoponc la ba– se dell'economia politica, la proprie– tti privata, nd un c11amccritico e pre– cisamente al primo esame deciso pri- u lodid1ercmo tra 1>1rtnltsi le pagine delle quali riporli11110 il pen1iero di Marx. Per 11 edizione dr. noli n. 6.

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