Volontà - anno XIV- n.8-9 - agosto-settembre 1961

lotte morali. Accade, così che un popolo, anche s'è ricco di civiltà e di educazione, Lalvolta degeneri ver• so delitti inconcepibili. La morale anarchica non inLendc affatto accusare in senso assoluto la totalità di un dato po1>0lo. L'esem– pio germanico è lo spunto per col– pire l'intera struttura della civiltà in <1ua11tovnlore costantemente pre– cario se l'uomo uon dirà un basta definitivo alle orgie guerriere. Do. mani o dopo potrebbe essere benis– simo il turno di un altro popolo, circa l'idea di trovare malefica una particolare rnzza umana. I sintomi preoccupanti sono già in allo; non c'è che da aprire le valvole e pre– pararsi a 1m postumo pianto di coc– codrillo ... E forse anche questo po• 1r:1presentarsi come superfluo, poi• chè un numero relativamente note-· vole di cervelli non rimane convinto nemmeno drwanti alle prove più tr~– mende; anzi in loro rimane fisso ancor pili saldamente quel chiodo inconcepibile cli aver fotto il loro dovere. E di fronte a simili idee fisse, il brigante che uccide per man– giare fa la figura di un santo ... Anche per <1uesto riteniamo che le nostre previsioni - nel caso che l'umanità intendesse veramente di rinnovare esperimenti apocalittici - uon siano poi tanto pregne di cru– dele fantasia o imbevute di gra• 1Uita profezia. È stato scritto che amore, felicità, libertà e giustjzia sono valori inde– finibili; e tuttavia « di uso corren– te, quasi familiare ». 1 Inoltre - 1 Etie1111e Dc Crecff - « Notre fiestinée et 110, instincts », Saggio notevole 1ul pro– blema degli istinti. Esiste una traduzione italiana cdila Ja Bianel1i-Gio,·ini, Milano. 512 scrive ancora l'autore sottocitato - « L'intelligenza diventa il nemico non aJ>pcna acquista abbastanza po– tenza per proclamare certe verità semplici ed elementari ». Poichè << le idee guidano il mondo solo in quan– to rappresentano un'afTe1·mazione affe1tiva dell'io; le idee pili gene– rose e più belle non possono contare su un successo duraturo se non in quanto vengono comprese, dalla élite o dalla massa, e in quanto offrono - sotto l'uno o l'altro aspetto - allettamenti all'egocentrismo. Quan– do si dice che la forza schiaccia il diritto, non si denuncia una verità di ordine razionale, ma di ordine biologico; l'uomo preso in massa è in realtà incapace di agire secondo lo spirito; egli è dominato da ener– gie oscure che si esprimono esclusi– vamente nella forza, e in questa lot– ta eterna tra il diritto e la forza che troviamo esattamente allo stes– so punto fin dall'inizio dei tempi, il diritto - cioè tutto ciò che rap• presenta l'att.i,•ità intellettuale e morale pura - non appare altro che l'eterno schiaffeggiato». Questo significa che buona parte delle nostre istituzioni e delle no• stre azioni, alle quali per millena• ria consuetudine diamo un'aureola di nobiltà, di eroismo o di grandez– za etica, in definitiva hanno solo le basi sui metabolismi pili oscuri del mondo biologico o sulle latèbre più profonde dell'inconscio collettivo. E quello che ci rende maliuconici è il fatto che ci sono prove sufficienti per co.11fermarlo di fronte a qualsiasi epoca e sotto ogni latitudine: diver• se slrutture della civiltù non sareb– bero altro che istinti primitivi tra– ,,estit.i da fittizi ideali, lupi delle classiche favole vestiti da ballerina

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