Volontà - anno XIV- n.7 - luglio 1961

A N T o L o G I A Bilancio di una festa N E L LA M I A e 1. A s s t: non sono ancora appassiti i garofani bianchi della prima Comunione, ma già i rnga;,.zi, con lo spirito di adattamento J>roprio dello loro età, hanno ripreso il ri1mo normale della loro vita quo• tidiann. JI ricordo della grande F<"sta è ancora vicino, ma è solo nell'ul- 1imo profumo dei loro fiori. Ora mi aspettano al mattino, rincorrendosi nel giardino della Scuola o giocando ai figurini presso le panchine di legno. Sono rngnzzi di sette, otto anni. La prcparnzionc nlln Cresima e alla Comunione è stata una fatica ~>cr tulli loro. I genitori li svcglia,,ano alle cinque; dn quell'ora alle sette essi dovevano studiare o ripnssnrc otto o nove donrnnde di catechismo che il 5accrdotc aveva loro assegnato la nrnt– tina prima; leggere la pagiucua del libro <li lettura; la,•arsi, vestirsi, mangiare in fretta, correre nlla Chiesa per la mc~a e la dottrina. Dopo la ripe1izionc in coro delle rispos1e e la prova individuale di quelle già studiate, bisogn:wa venire a scuola, ancora di corsa, poichè l'orario era sempre scaduto e la Chiesa disla pit1 di un chilometro. Spesse volte, li seguivano io bicicletta i genitori 1repidan1i - Signora, perdoni il mio bambino se non sa leggere be.ne . Non ha fatto a tcn11>0.La dottrina non gli andava gil1; ho dO\•uto ripetergliela e fargliela ripetere per due volte; non c'è proprio stato il tempo per la le11ura. Qunlcuno teneva in nrnno il libro della dottrina, mc lo mostrava. - Guardi quanta lezione a,•evnr10 per stamauirrn. L'ho clo,•uto pic– chiare per mandarlo in Chici:.a. La mamma di Luciano, uno elci mci scolaretti pili bra,,i, si sfogava s1>esso con me, rossa in volto e qualche volta sul punto di piangere. - 1 011 l'imparerà mai. Non cn1>isco perchè, nrn non l'im1rnrerà mai. Se avesse lelto i programmi della scuola elementare, la mamma di Luciano si sarebbe eertaruenle consola1a. li sapere rnnernonico è severa~ mcnle criticato in essi; si richiede, per i ragazzi di <1ucsta età, una cono– scenza senza nozioni, ma sperimentale e strettamente ambientale; si rac– comanda all'Insegunnte di non richiedere, mnemonicamente, neppure la tavola pitagorica. Anche i ragazzi avevano sempre tante cose da raccontare. - Signora, questa mattina In Luisa ha pianto davan1i al Sacerdote. Non ha sapnto dire neanche una parola. 439

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