Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961

blicano si apprestava a bruciare le tappe dell'au1onomia basca, il cui statu10 si trovava in discussione presso le Cortes all'atto della solle,·a. zione. Da buoni cattolici i bnschi rispettarono e fecero rispettare le proprielà e i riti del dogma cattolico. Per la verità, bisogna riconosce1·e che il clero basco si caratterizza per In sua mentali1ì1 aperta. 1 ei centri industriali delle Asturie le realizzazioni ri,•oluzionarie di tipo economico si ridussero al controllo delle grandi centrnli ìiindacali C. .'1.-U.G.T.. La U.G.'f., nelln regione, era tradizioualmcnlc maggiori– taria. Nei comitati di contro11o Jn rappresentanza delle due confoderazioni era paritaria. La presidenza ern esercitata dal settore maggioritario e. iD caso di contestazioni, il suo voto era deliberante. I com1>onenti dei comitati dovevano appartenere alle rispettive organizzazioni prima del 19 Juglio. Gli incarichi non erano retribuiti e dovevano disim1>egnarsi dopo il normale lavoro realizzato giornalmente nelle fabbriche o nelle miniere. Facevano eccezione i casi di n11soluta necessità. La fuzione dei comitali di controllo furono definiti in un patto tra le due organizza?:ioni nel gennaio del 1937. « I Comitati di controllo - affermnva il documento del 1>atto - sono Comitati di Controllo C.N.T. • U.G.T .. Si impegnano a diffondere tra i propri aderenti la missione dei Comitati stessi, che non è di dire– zione nè di assorbire le funzioni tecniche ed amministrative. Suo scopo principale è di collaborare con la direzione; aiutare la direzione appor– tando ogni genere di iniziath•e o di suggerimenti, vigilando per l'esatta rea– lizzazione dei piani di lavoro •· Nelle Asturie la colle11ivizzazione tro,•ò attuazione efficace nell'indu– stria della pesca, la seconda, come impor1anza 1 nella regione. Tanto la grossa pesca che la minore furono &ociali?:zate fin dai primi momenti. Furono aliresì socializzate le industrie derivate, come le rabbriche del pesce in conserva e i mercati. La socializzazione ebbe luogo per impulso del sindacato dei pescatori. Nelle località dell'interno si crcarouo coope– rative di distribuzione che si federarono iu un organismo denominato Consejo de Cooperaci6n Provincilll ~ e che, a sua volta, aveva il compito di amministrare tutte le cooperative consorziate. Durante i primi mesi non circolava danaro. Le esigCJ1ze familiari erano soddisfatte mediante la presentazione di un carnet di 1>roduzioue e di consumo. I pescatori portavano la mercanzia nei locali della cooperativa e rice,•evauo in cambio il carnet. Un simile sistema trovò la sua efficacia a Santander (Laredo) per un comune accordo tra le due maggiori confederazioni di lavoratori. A Valencia, nel dicembre 1936, un pleno di sindacati c1aborò alcune norme di socializzazione nelle quali si nnalizza, 1 a l'assurda inefficncia del fiÌSlema industriale piccolo borghese. « L'icliosincrasia della maggioranza dei fabbricanti, determinata dalla scarsa preparazione tecnico commerciale, ha impedilo di esplicare la fun- ° Con1iglio di Coopt:ru:ione ProYin~iale. 36-0

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