Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961
la C.N.T., cosi come il Movimento Anarchico, devono dedicarsi a tutta un'opera di ricostruzione economica che dovrà andare dalla colletliviz• zazioue alla socializzazione dei campi, delle miniere. delle industrie ,1. Le imprese che per diverse ragioni non potevano essere collettivizzate erano poste sono la vigilanza del Contro! Obrero. La vigilanza consiste, 1 a nel conlrollo strettamente auuuinistrati,•o dell'azienda. I comitati di con• 1rollo, installati in ogni fabbrica e annessi al personale amministrativo, potevano conoscere il valore reale dei prodotti sul mercato di vendita. Si informanno del.le domande e delle offerte, del prezzo delle materie prime e delle transazioni corrispondenti. Si informavano del valore delle mac– chine e della mano d'opera, controllavano l'attivo e il passivo dei bilanci, 'ligilavano sulle frodi fiscali e molto severamente sul sabotaggio alla ri– , •olu:r.ione . Tutte queste forme di organizzazione rivoluzionaria della 1>roduzione, distribuzione e amministrazione, erano esportate nelle regioni liberate o nascevano &pontaneamente per effetto dt una stessa influenza di elementi libertari. L'espansione era sempre condizionata alla resistenza dei vari settori politici e sociali dotnti di un'educnzione sociale e di una mentalita differente, e all'opposizione rccnlcitrante. A tali elementi di freno bisogna aggiungere l'atth•ità del governo centrale ostile, per natura, a tutte le audacie rivoluzionarie del popolo. La vicinanza del fronte cre:.wa dei problemi critici ad una città densa di popolnzioue come Madrid. In talune situazioni bisognava sacrificare la rivoluzione alle esigenze della guerra. Tale necessità era, evidente• mente, piit fittizia che reale. Era, mohe volte, un pretesto per rallentare il corso della rivoluzione. Le manovre politiche e la competizione fra– tricida per la supremazia dimostrano la falsità del motto: prima di lutto vincere la guerra. Nelle zone liberate del Nord: Asturic, Santander e Biscaglia, la prossi– mità dei fronti di guerra e la necessitl1 urgente della difosa mili1urc si anteposero alle realizzazioni rivoluzionarie. A Bilbao i nazionalisti baschi fecero sentire la loro influenza s1atale. Politicamente nella regione basca esisteva una concentrazione liberal-conservatrice e confessionale regio– nalista. Il nazionalismo regionalista dei baschi era, a volte, più radicale di quello dei catalani; preso da!l'e~otismo deOa razza e dall'idioma dei bAschi questo nazionalismo aveva cnrnttcristiche separMiste abbnstanza pronunciate. Durante i primi anni della repubblica, gli organismi baschi avevano elaborato un progetto di statuto di autonomia unitamente nlla regione della Navarra. La Navarra era stata il centro della monarchia nssoluta e delle guerre cnrlistc che avevano insanguinato la Spagna per pili della me1à del secolo XIX. I navnrristi, di origine basco-aragonese, Ccdcli alle proprie tradizioni assolutiste si ritirarono dal Movimento autonomista. L'auto– nomismo dei baschi fu determinante di fronte all'insurrezione militare che non dissimulò le sue avversità coulro ogni riforma di autonomia e di « smembramcuto della 1>atria spagnuola ». D'altra pinte il governo repub- 359
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