Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961

di pelrolio) furono anch'esse espropriate. 1 monopoli si erano costituiti durante la dittaturn di Primo de Rivera, specialmente per fa\'orire i gua• dagni del gruppo dittatoriale. Tra gli edifici es1>ropriati ,,i era quello del Fomento del Trabajo Nacio11al silo in una delle vie pili moderne della città. Come si ricorderà tale associazione era stata la fautrice del pistol.erismo auticonfederale sotto l'egida della Federacion Patronal che reclutava e pa• gna simili a!l!assini. Il Sindacato de la ConstrucciOn si impossessò dell'e~i• licio, così come Cece per l'altro contiguo appartenente a Francisco Cambò, l'esponente della plutocrazia regionale, cen•ello diabolico dell'ultrarea• zionario padronnlo catalano. In questo palazzo si insrnllò la e< Casa C.N.T.• F.AJ » centro del Comitato Regionale della C.N.T. e del Comitato peninsulare della F.A.I. Le collettivizzazioni, in alcune industrie, assunsero delle propor.tioni molto vaste, e si estesero nell'interno della regione e anche in quelle ,icinc, abbrncciamlo, molte volte, l'intero ciclo di lavorazione dalla ionie delle materie prime al prodotto maniiatturato. Tale genere di colletti• "izzazione Iu denominata industrias socializadas i, Un'impresa del genere fu intrapresa d{ll sindacato del legno di Barcellona. La collettj\'ità si interessava del legno dallo sfrutt1amento dei boschi alla fabbricazione dei mobili. I piccoli laboratori artigianali si fusero in grandi fabbriche chiamate talleres confederales' ricavand'o, così, il massimo profitto sia nello sfruttamento della lavorazione mecca• nica che per la mano d'opera. Il nuO\'O sistema permelte\'a di ottenere un maggior rendimento delle capacità tecniche e professionali. Altra socializzazione fu attuata nel settore della panificazione. Tutti i piccoli forni furono associati sotto l'egida di un comitalo economico con grande vantaggio della la\'Orazionc e della distribuzione dei J>ÌÙ importanti generi alimentari. I locali antigienici, specie quelli situati in ~otterranei malsani e sporchi, forono abbandonati e si intensificò la prnduzione in grandi fabbriche. ben aereate e pulite, di nno\'a costn1• zione o perfezionate da quelle già esistenti. Una collctlÌ\'izzazioue si ebbe per l'esercizio della rete ferroviaria congiungente la Catalogna con la Aragona. Alcune imprese del genere si realizzarono mediante un accordo 1ra In C. 1.T. e la U.G.T. I pnd'roni che non avevano conti da regolare ('nn gli operai, potevano rimanere nelle fabbriche come tecnici o come p:li nitri lavoratori, cd avevano gli stessi diritti e doveri di tu11a la collettività. Lf> industrie dipendenti dal mercato straniero, o ~oggc11e alle neces– filà delle materie prime, incontrarono maggiori difficoltà circa la <ollct• tivizznzione pcrchè il go\'erno autonomo conJrollavn le divise estere e quello centrale i trattali commerciali. D'altra parte la maggior parte del capitale impiegato nell'industria pesante era di origine straniera. li capitalismo internazionale poneva ostacoli insuperabili a11' acquisto del- ., lndu1trie sociafo.:ute. ' Laboratori coofedeuJi. 357

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