Volontà - anno XIV- n.6 - giugno 1961

cioè a un decimo della retribuzione media di un O!lCraio <111alifìea10. Scuole I dali statistici fondamentali al– la fine del 1959 e gli obie11i,·i del piano nel sellore dell'educo.:ione 110• uo i seguenti: 2230 nidi d'infanzia permanenti, con 72.000 1>osti 1 J>ari ad 89 posti ogni mille bambini nl di sotto elci tre anni; piì1 800 nidi pro,,,,isori, nelle campagne, per il periodo dei raccolti, con 11.000 posti. 8830 asili e ginrdini d'infanzifl permanenti, con 324.000 po111i,cioè 404 ogni mille bnmbini lrn i Ire o i sei anni; più 3000 asili, nelle cam– pagne, limilati al periodo dei grandi lnori agricoli. Per ltllli gli culi sin qui menzio– nali, il piano pre,•ede la creazione di 513.000 nuo,•i posti, in modo che i) rapporto tra di111>onibili1àe popola– zione inlercMJala arrh•i: nei collegi a 220-1000, negli asili e giardini di in(anzia a 608-1000, nei nidi d'in– rant.ia a 1S3-1000. 1,9 milioni di ragani frequenta• ,·ano la scuola u11ica primaria dodP– cennale u indiri::o politecnico; Ja riforma, varata ap1>unto nel J 959, prevede l'introduzione del luoro manuale e una pratica pretso le a– ziende induslriali e agricole del set• tore socialista, a partire dalla setti– ma classe; l'obbligo delln fre<1ucnza sino alla decima, 1,er lutti, entro il 196,i; e una ulteriore Bpccializza– zione, per il momento focoho1iv11, di altri due anni. Per la scuoio primo• ria obbliga1oria dovranno essere for• mali, cnlro il 1965, 80.000 nuo,•i in• segnanti e costruite 16.500 clas. s.i. così da poter accogliere 800.000 allie,•i pila che nel 1958. Tel settembre del J 959 le scuole medie di speciali::a:ione tecnico• professionale d'ogni indirino acco– glievano 128.000 alJie,•i, di cui 66.000 nelle classi diurne, il resto in corsi serali, per eorris1>ondenza, e misti; l'origine sociale degli slu• denli era la seguente: 62% da {ami• glie operaie, 19% da impiegali, 9% da braccianli. piccoli e medi conta• dini. 4% da intellclluali, il resto da artigiani e piccoli industriali, liberi profossionisti, cx•la1ifondis1i, ccc. l diplo,ni erano slati 35.000, il 61% dei quali ottenuti da s1udcnti delle classi diurne, il 22% da quelli dei corsi serali, il 16% dagli allievi per corrispondenza. Nell'ottobre del ] 959 gli iscritti al.le università e agli oltri istituti. di istm:ione superiore erano 85.000, 66.000 dei quali frequentavano i cor• si regolari ( diurni e serali), 19.000 quelli per corri.spondenza i il 56% degli studenti regolari pro,•cnivaoo da famiglie operaie e conladine, il 90% (ruinno di borse di studio ( 190-270 marchi, secondo il J>rofic. Co.pari a 28-40 mila tire); le donne eosliluinno il 32% delle fre<iuenze normali, 1"8% di quelle per corri• spondenza. 1 laureali dei conii rcgo• lari erano stai i J 1.650, <1uclli dei corsi 1>ercorri11pondenza 2200: pa• ri, rispcllivamcntc, al 18 e al 12 1>cr cento cleJ totale degli iscri11i, al 60 e al 43 per cenlo degli anuucssi agli studi nel 1959. li rapporto medio complessivo (corsi diurni, serali, per corrispondenza) tra insegnanti e sin• denti era il seguente: un profossore ogni ventidue allie,•i, un assis1cn1c ogni dodici. M7

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