Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

miscuglio di liguri, di illiricl)•Veneti, di etruschi e di celti). Sopraggiungono poi i Romani i quali si spingono fino al di ]à del Brennero, nel Tirolo occidentale. La J>Cnctrazione latina nell'Alto Adige avvenne però molto più lardi che nel Trentino e si svilup1>ò con mag• giore lentezza. La dominazione ro• mana - durata sette secoli - si fe. ce sentire s1>eeialmcnte nella lingua: i Rezii adottarono infatti il latino che diventerà in seguito ladino, una lingua neolatina che è più vicina - malgrado tutte le polemiche, durante le quali la politica ha speuo so(fo. calo la scienza - al vecchio l.ran– cese che non all'italiano. Sotto i Romani, la parte meridio– nale dell'Alto Adige, dalla Valle Vc– nosta in giù, fu incorporata al mu• niei1>io di Trento, mentre la Val Pu– ateria, la Va11e dell'Isarco e la parte superiore della Valle dell'Adige fu. rono assegnate alla pr0\ 1 incia Rezia. Al momento delle im•asioni i Ba– nri passano il Brennero, cacciano gli Slavi dalla Val Posteria e spin– gono i Lombardi - vencnti dal sud e già padroni di una parie dell'Alto Adige - verso Trento. Le popoln7.ioni retiche o ladine subiscono così l'influenza germanica ed in parte si mescolano addirittura ai nuo,•i ,•enuti. Con l'arrivo dei Germani ha ini– zio il disboscamento ed il 1>rosciu– gamen10 dei ]aghi paludosi delle val– late, per la messa a coltura; diversi conventi bavaresi ottengono la con• cessione di latifondi e qualche anno dopo sono creali i vescovali feudali ( principi-vescovi) di Trento e Brcs• sanone o Brixen (secolarizzali nel 1803). Sia durante il regno di Odoacre, che sotto i Gori ed i Bizantini, )'Al• lo Adjge la parte della provincia italica. Nel 575 - durante il regno lon– gobardo - il ducato di Treuto si estende oltre Sabioua, ma appena cinc1ue anni dopo esso è già al sud cli Bolzano o Bozen, costretto com'è a cedere il passo ai duchi di Bavie• ra. Riconquistata nel 680 dai Trcn• lini, Bolzano passa nel 765 al duca Tassilone di Baviera il quale è pure padrone della Val Pusleria. Sotto i Carolingi ed i Bercngari 1'Alto Adige ritorna a far parte del– l'amministrazione italica, ma all'av• vento dei Franchi solo la Val Veno– sta fino al basso Isarco appartiene alla provincia italiana e c1ucsta divi• sioue annninistrati\,a resta invariata durante il Sacro Romano Impero. Nel frattempo, nella società feu. dale dell'Alto Adige erano cresciuti in importanza i conti di Tirolo che esercita,•ano, congiuntamente ai con• ti d'Andechs, il 1>otcre nella regione. Nel IUB la famiglia dei conti d'An– dcchs - fondatori d'Jnnsbruck - si spcnge per mancam::a di eredi ed i conti di Tirolo - già padroni delle intere valli dell'Adige, dell'Isarco e Pusteria - enlra110 in possesso di un nuovo nsto feudo divenendo così i siimori dell'inlero Tirolo, al di qua e al di là del Brennero. Circa un secolo dopo ( 1363) - la contea è diventala ducato - la du• chessa Margherita, senza credi. tra– smette il suo feudo agli Asburgo. 1 nuovi signori eslenclono i loro possessi alla conica di Trento e, con la sconfitta del 1487, pongono fine ai tentativi di espansione dei Venezia• ni verso l'Alto Adige o piuttosto Ti– rolo meridionale. Nel 1420 il duca Federico TV ac• 173

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