Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

CORRISPONDENZE l. Il Congresso degli storici a Stoccolma Montevideo, gennaio 1961 Q u A s I duemila storici, fra i quali circa duecento insegnanti di università di tutto il mondo, si sono riuniti a Stoccolma. I lavori hanno permesso di prendere conoscenza e di discutere di parecchie cen- 1inaia di comunicazioni scientifiche, così che i testi, le relazioni sommano a circa 14.000 pagine stampate. La storia tradizionale - biografie di Stati, istituzioni ecclesiastiche, genealogie, uumisnHttica, storia militare - era presente. Ma più ancora cito nei precedenti dieci congressi mondiali, erano al centro di questo nuovi temi; per esempio, la storia economica, la storia della stampa, che hanno creato dei nuovi gruppi specializzati, cd anche le conversazioni sulla storia delle università o sui premi. La nostra attenzione è ntliratn, naturalmente, dai lavori concernenti la storia sociale, lo studio del movimento operaio e delle idee socialiste. L'XI congresso internazionale delle scienze storiche coincideva con il secondo ccutcuario della nascita di Gracchus Babeuf e gli storici hanno reso omaggio al leader della congiura degli Eguali, al precursore delle idee socialiste nella Rivoluzione francese. Dei profossori italiani, francesi, russ'i, tedeschi, norvegesi, americani, olandesi hanuo rievocato la figura e le idee degli uon1ini del Club del Panthèon, la vita romanzesca e origi– nale di Filippo Buonarroti, la sua influenza su Saint-Simon, Weitling, sull'indipendenza del Belgio. Un accenno speciale [u fatto ai lavori riguardanti il prossimo ccutc– nario della Prima Internazionale dei Lavoratori che sarà celebrato nel 1964. Il Congresso di Roma (1955) aveva già-previsto lo studio colletlivo internazionale, con In partecipazione dei grandi istituti d'Amsterdam, Milano, Mosca, Stoccolma ed i migliori specialisti dei vari paesi. In col– laborazione con l'UNESCO, uu primo volume - sui quattro previsti - è 6tato pubblicato che comprende la bibliografia delle fonti stampate e dei documenti relativi al movimento proletario ed agli animatori: Mazzini, Marx, Bakunin e tanti altri. Al congresso di Stoccolma, nella comunicazione di storia dei movi– menti e delle strutture sociali, questi lavori bibliografici furono studiati e si raggiunse l'accordo per annuncia.re la seconda tappa, cioè la stesura di un'opera collettiva, minuziosa sulla storia dell'A.I.T., che comprende l'analisi del lavoro del Consiglio generale di Londra, dei congressi, delle 161

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