Volontà - anno XIV- n.3 - marzo 1961

Antifascismo di ieri e di oggi G A i:: T A N o S A L v E M , N 1, rien- 1rancio in Italia do1>0 il suo lun– go esilio, a coloro che gli parla\'800 di una giovcntÌI scenica, risponde– va: « Come po,sono i giovani euere ollimiMi dopo che i fJMlili di sini– stra. lulli i partiti di sinistra, per quattro arwi interi - 1944, 1945, 19•16, 19•J7 - non hanno /allo che acc11mufore .,,1ropo1i1i &u s11ropositi, e<lanche bricconate su briccor1ute? » E gli spropositi e le bricconate con– tinuarono ad accumularsi anche ne– gli anni successivi. Ma il pessimismo dei gionni era per Salvemini una dimostrazione della loro intelligenza e <1uindi un motivo di sperare in essi. Oggi, abbiamo elemenli positivi 1>eravere 6ducia e s1>erare nei gio– vani. E non solo in Italia. Gli av– venimenti mondia)i di <(UCstiultimi anni hanno visto irrompere sulla scena politica una numerosa gioven• IÌI, studentesca ed operaia. A Cuba, in Gia1>pone, in Turchia, nell'Ame– rica latina, in Francia, nel Belgio e in Italia nelle giornate del luglio 1960, i giovani si sono battuti co– raggiosamente o hanno mostrato la loro decisa volontà di battersi per qualchecosa che ritenevano giusto. ( Persino in Russia hanno dimostra– to di credere in quei valori morali che i regimi totalitari irridono e cal– pcstano1 seguendo all'ultima dimora le spoglie di Pasternak). In Italia si era a\'Vertita già da qualchè-tempo la partecipazione dei 156 giovani ai problemi del lavoro, del– la scuola, nella cultura, dell'econo– mia, della politica. Era stato, per esempio, una confortante rivelazio– ne la presenza di tanti giovani, fra i quali molli studenti, alle prime « Lezioni sull'antifascismo » che a– vevano a,•uto luogo a Roma nella 1>rimavern del 1959 e poi a Torino nel 1960. E si sa che quelle « Lezio– ni )> continuano in varie città d'Ita– lia sempre suscitando l'interesse dei giovani. ·· Certo, c1ucsti gio,·ani rappresenta– no sempre una piccola minoranza in confronto all'altra giovcntÌI che è indifferente ai problemi del nostro tempo, che desidera solo vivere nel miglior modo possibile, di,•ertirsi piÌI che 1>uò, 1>rofi1tando di tutto quanto il progresso tecnico-meccani• co mette a sua disposizione. Ma è sempre stato così. Quanti erano, per esempiO: nel 1920-'22, in Italia i giovani che si sono battuti contro il fascismo per impedirne l'avvento ed hanno continuato a « resistergli • negli. anni successi,,i? Non molti, se si confrontano con tutti coloro che al fascismo aderirono o che Paccet• tarono rassegnali. Perciò, questa par– tecipazione attiva dei giovani ai pro– blemi del nostro tempo è veramente un motivo di speranza e di fiducia nel domani e come essi si interessa– no agli avvenimenti di cui sono sta– te protagoniste le generuioni degli anziani, così noi dobbiamo cercare di capirli anche attraverso le criti-

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