Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

delrumanit.i. Ah non è detto el1e un di– Hnno unilaterale non riesea ad imporre ri– srcuo alla 11essa Russia e a forle rinun, ciuc a 1crvirsi delle ime armi micidiali. Anrhe pcrchè non ne avrebbe pii, hi1ogno. Ma allora, ceco il secondo grande argo• mento, la H.uuia imporrebbe a tutto il 111011- do il 1110regime di 5ehiavitl1. Per qunnlo uno Staio 1ia forte è assurdo pensare che cuo po1a• tenere miliardi di gente 10lt0 la 1tcu1 forma di regime. Gi.i, in più 1>iceolo, 11bbiamo l'e,e.mpio ddl'Ungheria. Ed in ogni modo dato che gli slrenui difensori della lilw:r1à aono pronti ad accettare il ri– ac.hio ( 1111 rischio certo) della morie con la guerra a1omica, questo rischio di morte 18• rebbc lanto più bello e più gcnero,o, cer– carlo, dopo a,·cr tah·ata la 1pceie umana, in quella lotta contro la tirannia della do– minnzionc comunista. Almeno 111rc1111110 cer– ti di morire JlCr lo nonra liberlà e non per una <1ualaiui ragione di Stato. E' quello che Lewis Mumford nello $Crit• to che c11mi11erc1110 chiama L'audacia di eHere forti La 5Crillo 1"in1i1ola: 11: La via di 111Cita umana 1. 1 E' un appello ai governanti ame– ricani pcrchC rinuncino unilateralmente al– l'armamento atomico. Forse e gi.i trop1>0 t111d'iper sah•are la specie umana, ma tutti i 1en1111ivi debbono essere falli, senza 11s1>ct• tore che la lh1ssia ci scg\1a sulla ,·iu del cliHrmo. • Nellu lolla, che sempre più e /otla per la 11iw e 1rer la morie, o&ni iovcrno lw «elio la via e/ella morte: pari lii o 111pe– riorità della capacità di alerminio. U.S.A. e /fouia hanno collaborato ad 11n pollo 111icida: non ,i tratta di c0f!1i1fen:a ma di no11e,i,ten:a ..•.•· Come siamo arrivati all'orlo del 1>re<:ipi- 2:io? Ci 1iamo arrivati pen:hil. la disintegra• zione fisica dcll'alomo fu acco1111)ag11at11 dal– h disintegrazione morale dell'uomo durau. hl l'ulliuu, guerra. Ed L.M. fa delle affermazioni coraggio– se: la politica nucleare degli Stati Uniti 1 Comunità, 11. 39, 011obre 1960. 762 non lu una con,eguenu della inimicizia con la Russia, 1111la con,eguenu dello tlerminio indiseriminato che 1i verificò nel– l'ultima guerra. Le 190.000 1>enonc uccUC a Tolio in una nollc dalle bombe iucen– diarie americane fu Wltl fUOC41 il c11iorro– re anticipò 1111ella di lliroshima, E' quesla distruzione anonima, per cui le ,•ittimc 11011 110110 più degli c1111Cri umani ma degli og– getti, che ha prodollo il colluso morale e che fa pre, ·ede.re che 1111che la 111ecieuma– na possa ,·enire distrutta. li destino ddl'inlero pianeta e nelle ma– ni di pochiMime J>enone che 10110esseri 11111ani e, quindi, 10gge1ti all'errore, alla malattia, al disordine mentale, disordine tanto più ,,ossibile i11chi porla delle gra– vi rctponsabili1il, Anche ammea,o che la vo– lont.i dei governanti 11011 ia quella di ar– rivare alla guerra, così com'è congcguato oggi il meccanismo della difcta, oHo gucr• rii ci si polrcbbc 1111rivore ug1111lmente. Ma c'è un'altra ragione per cui è urgen• te rinunciare a servini dell'energia nucleare a scopo di difen militare. • Se per1i110 l' impie30 o scopi pocifi-.:i delfenugio nucleore è irto di difficoltà e <li pericoli. la concentro:ione, il cui impie.- 30 sarebbe. necessario in 3uerro, i:errebbe rioom,sciulll 1>er<,11ello ,:/,e cl1i.:zr11111e11te è: se,1ocidio, llireuo contro ogni /orma tli llilo •· Non è surficicnle per 111Commissione dell'energia atomicll a,·cr con1totato che già la ,·ila umana è 11111abbreviala di alcuni giorni e che vi 1ono circa duemila casi di bambini che ogni anno muoiono di leuce– mia e di cancro in Rguito alle irradia– zioni atomiche, 1>er dire cbe gli etpcri– mcnli ,!chl>0110~f.llre? Ma con qua.le di– rillo, 1i chiede L.M. Clii■ 1>uÒdecidere di un furto di vita e accettare la morte terri– bile <li tanti bambini? Non è forse questo un segno di pazzia? L'arum 11vvele11at111a giil di11niggc11do ,·ite 11101110n coloro che 1i 11re11nr:inoa farne do110 nl nemico. li dono ci è ritor. 11110ancora prima di essere offerto. Si 11uò i11111111ginare <111elloche acntlr.i dopo la offerta.

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