Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

EST-OV[:ST: Contributon. 4 Pacifismo anarchico S E È \'ERO che la verità sta nel mezzo il dilemma posto non esiste in fon- do che attraverso la demagogia dei politi'.!anti e nell'isteria di certi ceti privilegiati. E non si tratta di unn comoda posizione agnostica, tutt'ahro, poiché sarebbe assai più semplice di essere « per l'uno contro l'altro e viceversa ». lu rcaJtà penso che l'errore provenga proprio dal fatto di crederci per forza obbligati - onde essere nel vero - di essere contro qualcuno. Perché non sarebbe poi possibile di vivere per qualcosa, anche se ciò si trova disgraziatamente in due campi (artificiosamente) opposti? No, non sono a tal pm1to ingenuo, ma mi sforzo di intravvedere l'uo– mo attraverso le cortine fmnogene delle opposte officine di propaganda. E l'uomo, da qualsiasi parte dei sipnri (di ferro o di bambi1) si trovi, conserva immancabilmente un fondo comune che é, in germe, dell'anar– chismo. In fondo il comportamento degli anarchici di fronte ai problemi mon– diali può presentare il non iJH1ifTercnte pericolo di uua compiacente su– periorità, dovuta al fatto che l'anarchismo si tro,•n ad avere sempre ra– gione, le sue previsionì essendo puntualmente confermate dagli errori di coloro che hanno la guida del convoglio autoritario. Tutto ciò non è però sufficiente, e non ci distinguerebbe un gran che da un qualunque qualunquista. Dove l'anarchico si fa conoscere come tale é nell'azione. Ora l'azione anarchica comporta due aspelli distinti:la demolizione della società au– toritaria e l'edificazione di una società libertaria. Ed é qui che le facili teorie si complicnno di numerosi aspetti pratici, cioé concreti, particolari 1d ogni paese, ad ogni regione, nd ogni villaggio. Di questi problemi lo– cali gli anarchici do,•ro.nno sempre più occuparsi anche se obbligo.no, con la loro diversità, ad uscire dalle belle teorie generali. Se gli anarchici hanno dnto nl mondo degli esempi sublimi nei mo– menli rivoluzionari della storin, In loro azione é smussata in tempi ordi– nari proprio perché si vive, nl cli fuori della reahit, con il costante pen- siero di prepararsi ad unn ...... rivoluzione futnra. Chi ha In franchezza di affermare che la rivoluzione che ci porterà verso nun società anar– chico. va ormai concepita in senso maggiormente evoluzionista, educn– zionis1n cd un pò meno sotto i colori cd i fragori clelle barricate cnre al secolo 19.mo, rc~e impossibili dnl « progre~so » degli armo.menti degli" stati moderni? Ed é proprio qui che interviene ed acquista tutto il suo valore l'azio- 751

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