Volontà - anno XIII - n.12 - dicembre 1960

Noi crediamo che finchè qualche voce libera si farà sentire nel paese e nel mondo, rum. ci sarà da disperare dell'awenire. Questo nostro bisogno di gùutizia e di verità abbiamo cercato di esprimere in mille modi. Innanzitutto individuando nell'autorità, che & insieme potere e comando, la sorgente principale di tutti i mali sociali che affliggo110 il popolo. Governi, cliiese, partiti sono le espressioni li– mite di quest'autorità, ma si JJUÒ dire che essa si annida in chiunque che, in virtù di un potere economico, politico, di una legge, di un cre,lo pre– tende di controllare e condizionare gli uomini. Ed è questo « condi:.iona– mento » che bisogna rifiutare, reclamando la scuola per tutti. l'insegna– mento libero (non libero come lo intendono i preti), forme di lavoro umane, libertà in tutte le manifestazione del pensiero e dell'arte, libertà nell'amore, libertà dai troppi figli. Ed è su questi problemi particolari che noi insistiamo tenacemente. Non. è la prima 1,-oltache ci rivolgiamo ai nostri lettori chiedendo la loro collabora:.io11e. Mai, però, come oggi ci è sembrata necessaria. Ci. so– no passività ed i11er:.iecost profonde in, tutti da avere l'impressione che si parli veramente a dei sordi.. Ed è queMa situazione di ristag,1ame11U> morale che può permeuere che si producano le peggiori cMa.strofi. Mai, come oggi, è stato necessario mobilitare le intelligenze ed i cuori di co– loro che aspirano ad un mondo nuovo. In Italia non siamo più di fronte a quale/re rigurgito di fascismo, vio• len.:.adi. nostalgici di un passato di barborie, ma a dei veri tentativi ,li in– ~taurazione di regime clerico-fascista, mentre tutti i popoli della terra, oppressi anch'essi più o meno dai. loro governanti, vivono sotto l'incubo– di una guerra che se si scatenerà potrebbe diMruggere ogni forma di vita. E più gli Stati andranno verso forme di totalitarismo assoluto e piìi. i pericoli di guerra aumenteranno. Non è, quindi, il momento di non essere vigili e combattivi. Ecco, perchè vogliamo che anche tu, amico lettore, partecipi a questo 11-0stro lavoro. Pu.oi. parteciparvi, comunicm,doci le tue opinioni sul da farsi, le tue esperien:.e, dicen.<locile tue criticl1e, ~uggerendoci gli argomenti che ti sem– brano più adatt.i ai vari momenti ed ai vari ambienti, o motivi di polemica costruttiva che inseriscano questa. pubblica:iouc nella realtà che ci circo11dt1. Vorremmo, insomma, che la rivista stabili.cse un dialogo tra te e noi. Confortati dal tuo aiuto e dal tuo consenso p<>tremo incominciare con mag– giori speranze nei nostri cuori il lavoro dello nuova annata. Ed ogni lavoro fatto con calore è .,;emprc più efficace. Con la spercm:.a di averti, da oggi, nostro collaboratore, ti facciamo,. non per adeguarci ad una consuct.udi11e 11w per esprimere una nostra spe– ranza, i. m.igliori auguri per il 1961. Auguri cltc este,ulicm,o " tutto il no~ 1tro lavoro, chè non vi può es.vere felicità individuale o pace dell'animo vicino alla miseria ed all'ingiusti:.ia e in un mondo clte non Ira certe:.:.a– d'atJVenire. V. 706

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