Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

zione Nazionale) avevano molti1>licato i loro sforzi aC6nchè la manifesta– zione avesse un successo. La tenacia dei militanti sindacalisti dell'insegna– mento ha trionfato su tutti gli ostacoli di varia natura: interdizione di raccogliersi prevista all'origine su una delle piazze pili affollate di Pa– rigi, dal Ministro degli Interni, manovre dei partiti socialista (SFIO di Guy Mollet) e comunista; tentath•o dei partiti minoritari di impadronirsi della mani(estazione, I sindacati Force-Ouvrière della regione parigina parteciparono sen– za porre condizioni, nonostante che la direzione nazionale della loro con– Iederazione fosse reticente. I sindacati cristiani portarono In loro adesione senza di(ficoltà, 11011 essendo questa, d'altra parte, condaunntn dallo. loro direzione nazionale. In seguito, In maggior parte delle organizzazioni politiche minorita– rie aderirono all'iniziativa: Partito socialista unificato (PSU), Federazione Anarchica, ecc, ed anche dei sindacati minoritari della CGT, principal– mente quello dei carpentieri in ferro che è animato da miHtanti sindaca– Jisti rivoluzionari. Certo, una vera dimostrazione di piazza avrebbe raccolto molta più gente ed avrebbe avuto una maggiore ripercussione. Ma il governo non ci teneva affatto ehe l'opinione di un vasto settore di popolo, partigiana di negoziati con gli insorti algerini, fosse rivelata in piena luce del sole. Sembra che il Ministero degli Interni si sia deciso a to11erare un meeting d'un'ora - meeting che si trasformò in manifestazione dato che la snla fu piena prima dell'ora annunciata e che dalle dodici alle quindici mila persone si trovavano nelle adiacenze della sala - dopo che i pro– ,motori dell'azione gli fecero com1>rendere che se i gionni si fossero vista proibita ogni possibilità di espressione il numero delle insubordinuioni militari. crescerebbe considerevolmente. E' stato iulatti l'opposizione d'un certo numero di giovani al richinmo per il servizio militare che ha fatto sì che il problema dcli' Algeria passasse dal piano dell'opinione pubblica a quello dell'azione. In seguito, il ma– nifesto dei « 121 :11 intellettuali che esprimeva la sun comprensione e il suo snluto ai giovani refrcttari, doveva provocare molteplici ed aspre J>0· )emiche nella « sinistra » francese, e lo sfruttamento e l'interpretazione di qnesto movimento di ribellione morale dai diversi « rcscaux)) creavano un clima nuovo e spingevano le organizzazioni a mostrarsi più vigorose nella loro azione contro la guerra coloniale. Durante le prime iniziative, il partito socialista di Guy Mollet si di– chiarò contrario alla mani(estazione, perchè egli d.is.sc ,si sospettava che fosse influenzata dai comunisti. Simultaneamente il partito comunista giudicava questa maniCestazione h101>portuna pcrchè era organizzata al di (uori del pnrtito. In rcallà j socialisti volevano, sì, servirsi del malcon– tento per preparare un cvcntunlc ritorno al governo, ma temevano di compromettere il loro gioco parlamentare. E il partito comunista, che -fino ad oggi è riuscilo nel tour de /orce di Carsi credere contrario aUa po~ 692

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