Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

una giunla comunale avevano allo– ra un significato chiaro e pili pre– ciso: rimanevano alla statura degli uomini che vi partecipavano. Oggi, anche nei piccoli paesi la polilica e, bisogna aggiungere la « grand·e politica», ha il sopravven– to sulle cose locali, sui problemi di pura amministrazione. I cinque uccisi dalla polizia, du– rante la grande protesta popolar€" antifoscisla del 7 luglio, a Reggio Emilia, vengono, in queste discus– sioni elettorali, rinfacciati al par– tito nrnggioritario, mentre i morti della rh 1 oluzione Ungherese dell'ot– tobre-novembre 1956, servono' a me– raviglia l'anticomunismo rcnziona– rio dei partii.i di destra. Anche iu questo piccolo comune, socialisti e comunisti si sono pre– sentati uniti. E' stata un'allra di quelle « eccezioni » di alleanza tra i due partili che, per essere state trop– po frequenti hanno finito per essere la regola. Ma si era già sicuri in an– ticipo che il sindaco socialista uscen– te sarebbe stato rieletto perchè così a,•evano stabilito i due partiti di si– nistra alleati. Anche se tra la popo– lazione molti ne sono scontenti e di• cano: « le acque stagnanti finiscono per puzzare ». C'è quindi ancora nel comune una giunta di sinistra, così come ci è s1ata dalla liberazione ad oggi. l\,fa con questo? Asilo, doposcuo– la, campo sportivo, televisione, corsi professionali, cicli di conferenze di cultura, ospedale, tutto, tutto è nel.le mani dei preti. Persino i nuo,•i can• tieri che stanno industrializzando il paese. In tanti anni di amministra– zione di sinistra non si è giunli a creare neppure un asilo laico dove 690 potrebbero andare i 6gli di coloro che ad ogni consultazione elettorale votano contro la D.C. Con tanto ac• ccso anticlericalismo anche i comu• nisti sono costrelti a beneficiare de.I– le opere che sono promosse dai preli. Una volta. un socialista si sarebbe sentito disonorato di accettare un favore da un prete! Ma, oggi, non è più coeì. Le elezioni amministrative, ancor più delle polilicl1e, viste nei picco• li villaggi, mostrano tutti i difetti e le menzogne del sistema rapprc• senta.tivo. Le necessità locali: scuo• le, case, occupazione, luce, irrigo. zioni, ospedali, ecc. di cui tutti gli abitanti possono rendersi conto, si disperdono nelle impostazioni delle tesi d'ci grandi politici. Ci si lamenta, e giustamente, che non esistono autonomie locali. Ma a soffocarle non è stata soltanto la azione deleteria dei prefetti, non è stato isoltanto lo Stato che, accen– tratore per sua natura, s1>egnc im– mediatamente qualsiasi fermento di vita locale, ma anche i partiti che con la loro propaganda di o:: mas• sa » hanno finito per togliere agli individui il loro senso di responsa• bili1à. E finchè i politici farann,... leva sull'elettore anzichè aiutare i loro adereut.i a partecipare di fatto nll'amministrazione della cosa pub– blica, non ci sarà mai avvio di ,,j. ta comunale autonoma. Anche &esi darà esecuzione alla Legge costitu• zionale e si creerà l'Ente Regione. E quello che è vero per Gualtic. ri, o per un <1unlsiasiPinco Pallino di comune, è vero per tutta l'Italia. GIOVANNA CA.LEFFI

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