Volontà - anno XIII - n.11 - novembre 1960

ruolo politicizzato della sua CISL, sorta, non già per affermare l'autono• mia del sindacato, bensì per accentuare lo strumentalismo pii1 smaccato, .al sen,izio di una politica più direttamente vicina all'organo governativo. La dialettica al servizio d'ell'iguoranza? .Iltempoliberonel Sud Da un'indagine, svolta in Calabria dalla SJAE, sull'impiego del tempo libero, è risultato che il 55,l % della popolazione non si reca mai o quasi mai al cinema, il 20,l % vi si reca una volta ogni tanto, il 5,3% circa u11a .volta al mese, il 19,5% almeno una volta ogni <Juindici giomi. Sono cifre eloquenti che non abbisognano di commenti. Malgrado le tantissime sale parrocchiali, malgrado il non alto costo del biglietto di ingresso, malgrado il « polpeuo11ismo » dei films, ambientati nel napole– tano con scene di un romanticume fumoso infiorato di canzoni, canzoni, -canzoni, esiste un'aha percentuale di calabresi che non va al cinema. Perchè mai? Tempo libero non sufficiente? Occupazioni lavorative che non consentono distrazioni? No! Impossibilità, alcune volte, di pagare le 50 o 100 lire del prezzo del biglietto; distanze malagevoli tra !razioni, villaggi e centro abitato col cinema; supposizione che il cinema è un lusso per i ricchi e gli sfaccendati ... E poi parlano d'impiego di tempo libero, quando neppure coloro che hanno tutta la gi.orna1a libera - per la cronica disoccupazione - rie– scono a sborsare le poche lire di un biglietto d'ingresso! Ancoradel tempolibero Ricord'ate quel passo dell'Anti-Di.ihriug di Engcls, nel quale si so– stiene che, accrescendo le forze produttive, è possibile, ripartendo il la– voro tra tutti i membri della società, ridurre l'orario di lavoro di cia– scuno, in modo che tulli abbiano abbastanza temvo libero per interes– sarsi delle questioni generali, sia teoriche che pratiche, riguardanti la collettività? Nulla da eccepire su questo passo, preso uella sua interpretazione più legitlima. Dertrand de J ouvenel su Preuves del Settembre ribadisce l'esattezza dell'affermazione engelsiana, e scrive che: pur essendo vero che l'enorme accrescersi delle forze produttive ha in sostanza portato un aumento del tempo libero di ognuno, sia negli Stati Capitalistici che in quelli socialisti esso non ha però portato un aumento del tempo libero dalle preoccupazioni relative olla vita materiale cioè, ad un aumento del livello culturale generale. E non abbiamo nulla da eccepire anche su quest'altra conslatazioue. Tempo libero per me<litare sui malanni? Forse ... sì. G. R. 672

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