Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

sta ragguardevole massa di elettori è certamente la più inquieta e la pili ribelle e va dai proletari della pie. cola industria dai bassi salari a quelli del meridione disoccupati o solloccupati a tulle le categorie so– ciali che non si senlono rappresen– tale nel sistema democratico; que– sta massa vota per il Jlartito comu– nista pcrchè ripuclia la realtà so– ciale in cui vive e desidera cambiu– re le cose e da.re scacco matto ai padroni d'Italia. E con quale poli– tica risponde il partito comunista? con la politica della mano tesa che in quindici anni ha restaurato jn Italia il potere dei preti e dei padro– ni e ha ridot10 il proletariato alla im1>otcnza, una politica che rinun• eia alla lotta di dassc e alle riven– dicazioni popolari per mendicare "1- leanze con la borghesia e con la chiesa. Anche gli slogan antimouo– polist i non sono in funzione prole– taria ma fanno leva sul malconten• to della media e piccola borghesia e sulle nuove aziende di stato. V'è poi un'altra forte uliquolu di voti, se pur minori della precedente che va al partito socialista e questa massa condivide nei 1mnti fonda. mentali lo stato d'animo e le aspi. razioni della precedente. Anche <1uesta vorrebbe mutare le cose nel vivo e cioè nella vita sociule, in modo da eliminare il disJ)otismo 1,0. dronalc nelle fabbriche e dare mag– gior peso alla volontà dei lavora– tori nelle ,,icende politiche. E co– me risponde il parlito socialisla? anch'esso con In politica della ma– no tesa in nuovu edizione che va sotto il nome di apertura a sinistra. Mentre <tuello dei comunisti rima- ne un atteggiamento di disturbo, la mano che tendono ora i socialii-ti alla chiesa e ai borghesi ha mag• giori possibilità di stringere concrc. te ulleanzc. Un'aliquota ancora mi– nore ma non trascurabile va alla l'iOCialdemocrazia e i,i repubblicani cd anche <1uesto uotcv'?le gruppo di elctlori è animnto da aspirazioni di rinnovamento politico e sociale (·he nella pratica dei loro partiti si è però finora tradottu nel più ·\'ielo conformismo e nella 1,oliticu di rcggicoda al clericalismo. V'è poi l'oceano cartaceo della democrazia cristiana in cui accanto a tulio il conservatorismo e a tutto il bigot• tismo i1aliano affluiscono i voti di milioni di lavoratori che reclamano una politica di giustizia sociale. Ma anche le aspirazioni della base po• polare cattolica 1;i perdono in una poli1ica di governo succube al gran– de 1rndrouato in combutta eon le ge• rarchie ecclesiastiche. V'è poi una ali<1uo1a minore ma non 1rai::curabilt: di ,•oti ai partiti di destra cd anche questa zona rii elenori nostulgicn e intollerante, smaniosa di maniere forti non è troppo in armonia con l' atteggiamento accomodante elci suoi parlamentari, ma è uu dissenso questo che non ci interesso per ora amilizzare. Ci limitiamo ad osser– vare come nessun 1rnrtito esegua la volontà dei suoi elettori e questo fatto bab:a maggiormente all'evi– denza se si considera l'at1eggiamcn• lo prevalente di tulio l' elettorato con la politica che esce dalle mag. gioranze parlamentari. Se i.i considern l'ar<:o dei suffra– gi che va dal comtmismo al sociali• smo, olla socialdemocrazia, repub- 581

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