Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

1po1ule ad I( una richiesta dell'ordine del bene comune e della sicurezza, perchò rag– giunge più sicuramente lo scopo che non le pene detentive, anche lunghe •.. Lo Stato ha il diritto di ricorrere a questo supre• mo meno nei casi di più gru-e incidenza nella vita usociata, che devono essere pre• \·isti dalla· legge ed cuminati con pnx:CNo pubblico, con so11un11 ne<:uratczza, in modo da conseguire la certezza morale sulla col– pevolezza dell'imputato. Senza dubbio non ~ facile comprendere questo dirillo, se si muo\•e da un certo concetto della pena, o sulle considerazione obieuive si concede il so1>ravvenlo a motivi sentimentali, di op• portunità o estranei al nodo interno del– la questione,. Non è facile, diciamo noi, capire come un cristiano po111a sostenere la nece&'litàdel– la pena di morte quando Cristo ha detto: non 1ucidere, non &i1ulicare, ama il prossi– mo tu.o come te ,te,uo. Per padre Mcuineo sono anche questi « motivi sentimentali di. opportunità, etc. ccc. 3? Ma ecco un altro bell'esempio di ra– gionamento gesuitico: • li cristianesimo ha rivalutalo la perso– na, l'ha resa sacra; ma bisogno subilo a&• siun&ere (meuo in eorsi,·o da noi) che in pari tempo ha reso più evidenti e pressan– ti i preeelli della legge morale. La pena, par1icolarmcnte la pena capilale, ha davan• ti a 5e una persona che volon1ariamenle si è degradata col delitto; una penona che ai è messa contro l'ordine sociale e il be– ne colletti,·o ». Ogni commento guasterebbe. 1.,.0 •••• , In « Cuba ed il auo destino• (numero speciale di Tierra y Libert(l(l sellembrè 1960), Guillarte esamina la situazione che si è creata a Cuba in questi ultimi tempi. Fatti ed atteggiamenti del nuo,·o governo, dice, sono franc11mcnte autoritari e potreb– bero condurre alla dittatura. (Ciò confem1a le notizie contenute nella lettera « La ri– voluzione cubana» appana nel numero precedente). Ed egli fa qualche cowidera- 2:ione che ci sembrano in1eresunti. Confermalo che mai rh·oluzione ebbe tao- ti con.sensi e simpatie ed aiuti tra il po– polo come quella che si verificò con la fu– ga di Batista e l'avvento al potere di Fi– del Castro, trova che la involuzione in at• to ha la s11a causa ( almeno in parte) nel fatto che il popolo cubano manca di una formazione politico-sociale. I partiti poli• tici più che su dei 1>rogramn1i si aono CO• atitui1i e \'Ìvono attorno ad uomini i quali hanno la lcndenza a trasformarsi in capi. Ed ammonisce giu.stomcnte: • Ogni rivo– luzione che s'impernio sul polere Ji"crsona• le di un solo uomo, s'incammina a passi di gigante veno la dit1atura. Questo accadlle nella ri\'oluzione russa e Fide) Castro, che ae<:elta il deciso appoggio dei cornunisli di dentro e di fuori il 11acse. ai è messo sulla stessa strada•· Ma noi anarchici, egli aggiunge, ((fummo vicino a Castro 11ua11Jo11imbolizun1 la lot• la 11cr la liherl.Ì.; 8nrcmo conlro di lui 11e questa libertà, da patrimonio di tolti, di– venia il dirilto di un solo parlilo che fa. e Jisfi. a suo piacere •· Esaminando, poi, i folli che in questi ul– timi tempi hanno avuto un vero earalterc rivolu.iionario, si ferma su quelli del 15 giugno giapponesi che videro gli studenti alla testa dell'insurrezione, fnr fronte agli intrighi diplorna1ici Slalunitcnsi, nlle impo– sizioni e minae<:e govcrna1i,·e, alla poli– .tio e alle forze ormate. Da questi fatti si può trarre qualche consolante riffcssione: non è vero che la gioventù d'og&i sia amor– fa, bruciala, corrotta ccc. Jn questi ultimi tempi l'abbiamo vista seriamente impegna• ta in moTimenti sociali di grande impor• lanza. Jnohrc,.non è vero che gli uomini 11iano costretti a scegliere tra Est ed Ovesl e noi\ vi sia un'ahra via che non ,ia quella che porta alte pscudo democrazie o quella che t>orla al comunismo di Staio. I gio,•ani che hanno impedito al primo rappresentante del mondo Occidentale di mellere piede nel loro paese, sono anliimperialisti e con– tro il comunismo di Mosca, Certi corrispon• denli di giornali etleri l1anuo parlato, 1n qucll'occuione, di tlna massa studentesca "influenzata da anarchici. (altri influenzata da trottkysti). Chi li ha seguiti, senza par- 639

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