Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

perehè 'rifiutarono ,li prttl•re il aervizio militare. La molle:::a ed il 1entimen1oli1ma uano indecni di un SS, ed HOu volle eMere un degno SS; una conce~ionc del mondo pole– t:O offermor,i e durare eierno 1<1ltonloot– lrm,-erso dei fanalici, pronti o rinuruiore fo. teromente al proprio lo in favore dello Idea, cd HOss tentò di eternare la conce• zionc del 111ondonazist11, uccidendo, ma,. crando, !CViziando.•• Auschwilz avr& &'nal– mcnte tm euo coruandnntc ! E quale con1andanlc ! - Anche .c, do• po il eroi/o, in tema di pcnti1uen10... e– pidermico, scriverà: Oui comprendo on• cl1e che la &lerminio Jeali ebrei fu un er• rare, un colouale errore, Proprio con que– lle ,rroii in mo.ua la Germanio ha atti– rato ,u di ,e l'odio del mondo intero. L'on.. ti,cmiri,mo non. è servito a nullo (pag. 176), l'opini.one puliblica non esagererà certamente nel ,·eden: in 1-IOM lo belt:a as– -1etaln di sangue, il sndico cr11dele, lo ,ter– minatore di. milioni di inditii.dui, Gli anni dal 1940 al 1943 sono gli anni del 1nasncro in Auschwitz - coman,lan, te Hi.iM -; dai furti di materiale per md, tere in efficienza il campo, alla !uciluio, ne, impice■gione od uccisione me<liante il ~lpo alla nuca con un fucile di piceolo U• libro dei cosiddetti ostare-i, dalla liquida– .cione, negli O!ped■li del campo, degli ■m• malati mediante iniezioni alla fomentazio- R V ne dei bas,i itlinli dei .arveglianti, dalle camere a gas ai lavori forzati, dalla diffu– sione della pubblicazione pomogra6ca •n• titcmit• S1Urmer all'uso de.I Cyclon D (pr~ paralo di ,cido prussico utato per la di· .1infc&ionedei puasaiti) per la gasiGc■zione, dai forni crematori alle uccisioni per futi• li moli vi: ÀuK:/ucitz - scriver& l'HOsa - per tiolontò di /Jimmler, dit-~nne il pi1ì aronde centro di 8terminio di lulli i tempi. (pag. 136). • Ncuuna giusiificazione, tra Je tante che l"HOu lenta di far. passare per buone, è valida; e Martin Oronàt, nell'introduzione all'edicione tedesca, ne .e.rive Je ragioni: « L'au1obiogra6a di H3u rende chiaro che Ja tecnica e )'111uuionc dell'auassinio di musa non furono l'invenzione e l'■ttuuio­ nc di quale.be corrono ri6u10 dell'umanità, ma l'opera di fi1iAtei ambiziosi e aolerti, pieni di fede uc.ll' autorità e 'di pruderie, che, educati all'obbedienza cadaverica, pri• vi di critica e di fantasia, con la miglior coscienza e fede ei. peNt18.Scro,e ei lascia• rono persuadere, che la « 1iquida.zione • di centinaia di migliaia d individui fosae un servizio reso al popolo ed alla patria». Il libro va letto, perchè non si dimen– tichi un pau■to recente, pieno di orrori, di cnidehà, di au■uinii e pe.rchè ai pou.a meditare su un anenire di pace e di fe– condo Jnoro . G.11. S T E (COMMENTI) La wita i un do1110di Dio I. ChiC:11al'afferma, ma l"ha aempre tmen1ito: ooo le sue guerre di rcligioue, ~n l'inquisizione ecc. Oqi continua a &mentirlo negando il diritto all'obiezione di eo■cieni:a, pronunciandosi in favore della pena di morte. Su queste stesse pagine piia ,·ohe avem– mo occasione di dimostrarlo con afferma– zioni della Chiesa ttcau, o meglio ,lei suoi 638 più autorevoli interpreti, ed anche recen• leweote il no1tro collaboratore A. Dal MG6 lin, commentò u.n lungo testo del padre gesuita Anlonio Me&11inco 111 Cioillà Cot– ioliccs contro l'obiezione di coscienu. 1 Ora, lo 11e110padre gesuita 1u1Ia stu.a rivista, aff'enna che la pena di ruort" ri• 1 L'obiezione di eo&eienu nel pensiero cattolico, Jlolonlà n, 5, maggio 1960.

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