Volontà - anno XIII - n.10 - ottobre 1960

sen~o rhc le cose (le creazioni del la– voro e della mente, le trosmutozioni della nolnra in <1uanto rapporto con la ,•olnutà umnua, le stesse leggi naturali indipendentemente dall'a– zione d,:gli uomini) diventino un mondo autoritario ol quale si deb– ba supinamente obbedire; ma nel senso che la uos1ra voloutà e il no– stro spiri10, rifletteU<losi su di esse, ci ritornano pili arricchiti e più t,enNrnnti, sempre quanclo sappia– mo beue afferrare loie profondo rnpporto: uomo-lnvoro-nnturn. Ed è appunto ne11a severa comprcnsio• ne di tale rapporto che si può ri– porre un razionale ottimismo circa l'avvenire dell'umnnitit. Tutto questo non è stato bene af– ferrato nè dal revisionismo nè dal comunismo; nonostaute che, alle origini, il marxismo avesse afferma– to che le « condizioni economiche» sono di capitale importanza per la formazione della coscienza degli in• dividui. Affermazione, tuttavia, che non si può ammettere come \lll rigo– roso postulato, essendo alquanto più complessa la formazione della co– &cieuz.a individuale; essendovi d'al– tro caolo diverse prove ove la co– scienza può risultare indipendente d'alJe condizioni materiali. Il pensiero anarchico si richiama pure ad altri fattori, evitando il più possibile le paludi tlel dogma, o comunque i postulati troppo rigidi che finiscono coll'a.nncbbiorc tutto il prodigioso dinamismo della storia. Gua comune \'Olontà di ricchezza e di sostanziale libertà sarebbe di più valore delle cosidette indipen• dcnzc politiche. L'indi1>emlenza politica - oggi giorno tanto invocato nuche da po- J>olt fino a ieri ritenuti non maturi - non nle lroJ>po se gli individui cltc la invocano sono sempre dispo• sti a soggioccre incondizionatamente ad un principio d'autorità. In que– sto senso ha ragione Jaspers, il fi– losofo tedesco che recentemente ha sollevnto un'ondata d'indignazione fra i suoi compatrioti, circa lo sua indifferenza per l'tmione dei due stati germanici; in quanto stima molto di più un popolo di tedeschi liberi dt\ ogni mito e da ogni mega• lomanio, e sin pure politicamente di– suniti, piuttosto che uuiti passiva• mente sotto uuo nuova idea fissa di groudena impossibile. Il ~ocinlismo ò quindi possibile sol<.,con l'apporto dei migliori va• lori di ogni popolo; e il pensiero anarchico ha sempre apprezzato tutto ciò ch'è veramente buono e utile, qualunqne siano gli indivi• dui, le comunità o le razze che lo offrono. C'interessa l'affermarlo, poichè srno ancoro molti quelli che riteu– gcno l'onarchismo una sorta di Ba– stian contrario verso tutta e verso lutti~ un capovolgimento di valori pt>r 1,artito preso o per fissazione cl'1dce. D'altronde i valori fondamentali dello vita e delle cose non vanno cnpo1:olti: ho.uno solo bisogno di es– sere be11e coordinati e razionalmen• te distribuiti. Il pensiero auarchi• co ha indubbiamente il suo peso e la sua efficacia notevole negli @forzi in.staocobili verso una evolu. ta. razionolità delle relazioni umane. E' superfluo nggiuugere che un libero socialismo s'identifica con la sostanza e il J>Cnsicro dello sle&&o anarchismo. MARIO DAL MOLIN 601

RkJQdWJsaXNoZXIy