Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

cupandosi, come sempre, dei problemi de] sindacalismo rivoluzionario. In occasione di un procC550 che Pierre Monalle ebbe in A!l5ise,nel 1921, Romain Rollnnd, 110r1ando I~ sun testimonianza, tra l'altro ebbe a dire: • Considero Mon11ttecome una de11e per• sonalità pili integre che io abbia conosciu– to. D'una perfetta lealtà e ns.,oluta since• rità, è di coloro, assai rari, che agiscono come parlano, che parlano come pensano. Di spirito medi1111i,•o, scrupoloso, perfetta• mente ponderato, esprime tutto intero il suo pensiero, non indietreggia mai ,lavanti alla verilà •· Anche il mensile parigino La Liberté ( a– gosto 1960) direlto dal nostro compagno Louis Lccoin, Gli dedica uno scritto dal titolo: • Un sindacalista della bella epoca•· In quest'articfllo e ricordato anche l'anar• co-sindaealista che Monatte fu; la Sua col• laborazione al giornale anarchico Le Li– be,taire sotto lo pse~1donimo di Pascal Ar– gclès, la Sua partecipazione, nell'agosto 1907, al congrcMo d'Amslcrdam dove si trovò di Ironie a Malatesta a proposilo de). la simbiosi che Gli sembrava realizzabile tra anarchismo e siTI(IRcalismorivolutiona• rio. Jn occ11Sionedella guerra del 1914, P. M. si rifiutò di aderire all'Union. ,ocré predicata dai Jouhaux e per tutta la sua vila fu un convinto paci6sta. Noi, che da anni seguiamo Lo Révolution Prolétorienne e che, nell'ormai lontano se– condo dopo-g11t:rr11 a,·emmo la fortuna d'in. contrarlo in rue de Traey, nella mod~tis– simR sede della Sua rivista, riportandone un' impre.uione di intellìgenza e dolceu:a indimenticabile, esprimiamo la nostra lri• atezzn per q11es111 Sua scomparsa ed invia– mo ai compagni francesi che Gli ernno più ,·icini nel Suo lavoro e Lo stimavano ed amavano, la nostra affettuosa solidarietà. Ci fa piacere che sia staia accolta la proposta di J. Maitron per la costituzione di grupJ>i. « Amici di Picrrc Monntte » 11110 scopo di raccogliere tutti gli scritti e pul>• blicarc gli inediti e le lettere dello Scom• parso, perchè questa raccoha costituirà una 570 documentazione molto importante per la storia del movill1ento operaio francese e in• terna:iionale. AHualità di Proudhon Con questo titolo, un interessanle scritto di Franco Ferraroui che meriterebbe di e5· sere riprodotto iutegralruente, ma di cui ci accontenteremo di (are lunghe citar.ioni, è slato pubblicato in Tempo Pre,ente, del mese di luglio. • Su Proudhon • incomincia F.F., « han. no a lungo pesato il giudizio negati,·o e l'i– ronia di l\larx • e dopo a,·er dimostralo l'ingiustizia delle critiche di Man, affer– ma che • la polemica l\tarx-Proudhon, con• tro le apparenze super6ciali, sta per con– cludersi sostanzialmente a fa,•ore di Prou• dhon •· Sull'n11uali1à di ,Proudhon, non vi è pii, oggi nc!l511ndubbio. Anche i tragici falli dell'Ungheria e la crisi polacca de] 1956 hanno chiaramente indicato la nece!l5ità di un « ritorno alla •base•; per la riscoperta delle funzioni originali e insopprimibili, dal punto di vista della democra,;ia di base e del socialismo, del piccolo gruppo e delle associa,;ioni spontanee cosi come si confì. gurano e agiscono sul pia.no della comu– nità locale e 11ulpiano aziendale; per la rivalutazione degli interessi, legati alle per• sone, a breve scadenza •· Ma il ritorno a Proudhon • riceve, si può dire ogni giorno, iMospett11te con– ferme•· NeMuno pili crede ad una società 11ocia• lista in cui i conflitti di classe sono abo• 1iti per decreti cd in cui la piani6cazione totalitaria è una Cl ncce!l5aria espressione dello Stato centripeto e monolitico». Inoltre, da un po' di tempo, sono se,n– pre più frequenti le critiche di persone di rilievo di siui11tra e di scrillori ai parliti politici, alla democrazia parlamentare e so• no critiche che • investono di petto la que• 111ionedel potere, dcll11sua formazione, le– gittimità e ge~tione »: tutti temi che si ri– trovano nell'opera proudboniana. Proudhon fu uno dei primi ad esprimnc con grande chiarez,;a il concetto di u giu•

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