Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

no delle scgre1cric curo1•ee e ciò è v,'llso 11discrcdilarc i puliti che si richiamano A certi slogan di HIIOrc univers11listico. Tale per esemJtio i 11artiti democris1inni che di cristiano. ouia di universale, non hanno nulla. L'Europa, secondo lui. tende • diipcrdc"i nel parlieolari~mo, perch'= •ncora non ha lro,••10 un ideale univcr• sale che la unisca, Quello ideale è « il federalismo in1cgrale io che !"autore tiene a precis11re ))Cr dislinguerlo da quei movi, menti curo1>eis1i che in defìni1i,·a J>ervcr• rebbero ad una « somma di nazioni » JtiUI• tosto che ad una n-intcsi» fra esse. Ora per urinre a quesio tipo di federnzione il B. suggerisce unn organizzazione che si venga formando dal basso, attr·a,·er50 le anociazioni, le corporazioni, i comuni e via via organismi 11empre più ns1i, ma dove la \'3:SIÌIÌI 1crritoriale dcll'organi:11.11, zione foderati\"11si fomli e si orticoli 1111• le varie e molte11lici a111onomie delle mul– tiformi comunilà. In sostanza senlini cit– tadini del proprio paese e ciuadini del mondo in un clima di liberti e rispello per le idee degli ahri. Questo federalismo egli lo estende non solo sul piano econo- R V mico ed amminismlli\'O ma ::nche sul pia– no culturale, L'imtore ri1iene che ques1a formula fo. derath•a non sia un ideale da raggiungere ma pur nel suo co111i11110 di,·enire, una soluzione immediata ila offrire all'Europ2 per la sua esistenza. Noi anarchici ci SCII· liamo idcalmcnle vicini alla concezione fcdcralisla del Orugmans, anche se egli. come traspare da <1ualche 1>agi1111, abbia delle pre,•emdoni sull'anarchia e tenga a dire d1e il governo e l'autorità sizno ne• ceseari ad una organizzazione federati,•a: ma quando questo polerc viene sociali:ua- 10 nelle ,·arie comunità inlerdipendenti e quella autorità ,·iene decen1rata a tuui i livelli della vita sociale, noi crediamo po– ter 11ffermare che non c'è 11iù govenio nè au1ori1à eo11i1ui1a almeno nel senso tra• dizionale. Certo per ca11ire bene il Cede, ralismo anarchico, il B. 11.vrebbe do,•1110 conoscere bene almeno il Codwin, il Ba. kunin, il Pisacane ed ahri, ma ci basta che t'aulore abbia bcue digerito l'anarchi– co Proudhon 1>erpotere pervenire al suo « federalismo in1egrale •· P. H. S T E (COMMENTI) Pi•rr• Monatte (1881-1960) l,o Réi;ol11tion Prolélarienne di luglio. agosto, u..s., C quasi in1eramcn1c dedicata alla memoria di Pierre Monallc scomparso il 27 giugno di qucet'anno. Ben meritava quest'omaggio Colui che dedicò tuua la sua vila •Ile loue del Ja. Toro, con una tenacia ed una fede più uni– che che rare. Fin dal 1909 Egli aveva fondato Vie 011vriflre, una rivista di 111odeslapresenta• zione, ma di contenuto serio e batt11glicro. EMa ,·isse dal 1909 al 1914 (fino allo ecop– pio della prima guerra mondiale) e la !IUa collezione, cosi con1c venne dello nell'emi► 1ione alla radio parigina del 2 luglio ron• sacrata a Pinre ~fonatte, « cos1i111i.5ee an– cora oggi una documentazione unica aul movimen10 sindacale francese e intemazio, nale •· Pierre l\fonatte fu uno dei più convinti militanti del J!indacali,mo rivoluzionuio. Dopo eSKrsi cn1u,iumato per la rivoluzio• ne ruua ed aver rauo uD poco di strada usieme ai comunisti, si separò da cui, nel 1924 e fu UDOdei primi a combattere te– nacemente i bolseevicl1i e poi lo 11talini!mO, Nel 1924 fondò la Révolutio,r l'rolé1arien• ,i.e, unL'Irivis1a intelligente e viva che, so– SJ>CHduranle la seconda guerra, riap1>ari rubito dopo la 6ne de.I conAitto mondiale. e continua tuu'ora le sue pubblicazioni oc- 569

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