Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

di beni create artificialmente, mo solo quel. le imposte dalla natura ed inevitabili•• 1i e,·iteranno gli inconvcnienii della pri– ma (disoccupazione, tpreehi, inccrteHa e• conomica, mi11eria, e1c.). Una tena risposta è • c/ie il poueuo privato dd capitale con/erisce 1'neuitabil– mente troppo potere ai ,uoi del,cntori »; l'ultima rispo11a è che il sistemi caeita– listieo, 11oggia10 com'è sulla concorrenza, impedirà sempre il sorgere di un sislema migliore di rapporli toeiali impron1a1i ad un vero spirito di cooperazione. Ci siamo in1rat1enu1i ampi:tmen1e sulla impostazione del problema e sulle giusti– tìeazioni che rendono plausibile un 11ro– eesso di nazionalizzazione, allo uopo di rilevare come l'argome1110 sia di au1entiea somma importanz1 anche per noi almeno da un punto di vi11ta s1renamen1c econo– mico e, beninteso, col beneficio dell'inven. tario spede per quinto si riferisce all'ac• centramento statale. Indubbiamente esisto– no aspetti posit.ivi, i quali non vanno dn– ,·ero meHi in soffilla e meritano auento esame: ad esempio, la loua concorrenzia– le perderebbe la aua aepreaza, tradoudcn• dosi in un.a produuiviUI meglio dosata; nel caso di nazionaliuasione parziale (nel qua– le, indubbiamen1e, non si l'erifìeberebbe– ro quei vantaggi ai quali. aspirano i so• nenitori della na&ionali&u&ione) si avreb– be una cRìciente protezione cont.ro il mo– nopolio privalo; il costo diminuirebbe per le diminui1e spese di pubblicità; si po• trebbe coniare sulla genuinità dei 11rodot• li, etc. Lo steuo CaiukeU procede ad una cri- 1ica delle nnionalinuioni bri1anniebc, ri• le,•ando i difetti, le deficienze, le storture e proponendo dei rimedii, Poichè il leader laburista ha vissuto la esperienza delle nazionaliuuioni in Inghilterra, quanto di critico ci viene ammannito è da prendersi nella dovuta eonsideraaione. L'opu1eolo, sotto molti aspetti, pertan• to, si presenta in1crct8ante e ne è consi– gliabile la lettura. C. R. 568 RENRIBRU8MANS Panorama del pensiero federallsta Edizioni di Comunità • 1960 • Milano L. 1400. E' un libro che tuui i so11enitori <k:I fe– deralismo dovrebbero leggere e particolar. men1e gli anarchici che speuo sono chia, mali in cau.. vuoi per citare Proudhon, di cui 10,·en1e l'autore si avvale per far• ne risaltare le idee federaliate, o Bakunin per eon1rappome il pensiero anarchico a Marx, o Pclleou1ier per rithiamarne lo 11piri10libertario ed associativo delle Bour• scs du Travail. L'autore, già deputato socialista al )13• lamento olandese, dopo 1o1vererile,•ato i limiti dell'ideologia rivoluzionaria dell'89, fiduciosa in una escatologia sociale, crilica i movimenti sorti da essa nel sec. XIX e cioè l'individualismo liberale, il naziona, lismo uni1ario e il marxismo, ponendone in riulto i difelli alla luce del suo pensie– ro federalista. Riguardo al liberalismo clas- 1ico fa no1are l'equi\'oco 111euo illiberale e sfruuatore che si cela dietro la bella pa. rola « liberalismo •• menlre del naziona– lismo critica l'accentramenlo politico ed amminislrativo, divoratore delle inizia1ive che partono dal basso, Del man::ismo cri– tica la concezione storica, la dialettica e l'tspctto autoritario. L'autore mene in risalto gli aspetti de• teriori del socialilimo di stato e ne critica l"applicatione fatta nella Russia ricordan• do le manifc81azioni 3n1ina1aliste e liber– tarie dei marinai di Kronstadt e lo svuo• tamenlfl e annicntamenlo dei Soviet da parte del partito bolscevico. Ma il Brug• mans non risparmia dalla sua intelligente cri1iea le esperienze del 11artito fascista e 'nazis1a che invece di apportare la socializ• zazione dello 111110 pervennero alla stata• li111uione della 1oeie1à, sopprimendo tutte le libertà umane, l\ta in fondo la critica del B. non 1i limi1a ai 1111rti1i lotditari, perchè egli infine riconosce che anche i par1i1i socialisti e quelli in genere che si au1odefiniscono in1emuionalis1i, sono 10I• 1an10dei partili nazionaliui anche se han-

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