Volontà - anno XIII - n.8-9 - agosto-settembre 1960

forze vive); affronta il giudizio della cri– tica storica, spesso molto sbrigativa e su• pcrficiale, quando non sia s1a1a eseui1a– sione di pa1en1e malafede o manifes1azio– ne di condannevole semplicismo. Ad esempio. la cri1ica di A. Romano è apertamenle par1igiana, perchè scaturises: da una specie di bakuninù/obia, di eui è– satura la sua Storia del Movimento &ocia– li&ia in lwlia. E appropriamente il Masini rileva: « Il Romano, che si sbriga della Théologie in appe11a otto righe, limitan– dosi a para/NUare il giudizio del Rosselli, sviluppa invece u11a lunga ed tupra cri– tica. della Ri .spo.ua , che è poi una porte e la meno importante dell'opera maggioN!, abbondando anche neJl.e citazioni (delb Théologie per conlro non è riportata una &ola parola)»; non solo ma, dopo avere riferito sul ... ,•ocabolario insulso usalo dal Romano («ipocrita» - « av,•en!Uriero » - u ciarliero », etc.) nei confronti del B., il Masini così scri,·e: Il Romano « con– clude, attribuendo tutta la colpa dell'anti– socioli.smo di Mazzini, a quello sciagurak> del B. che del sociali.smo avrebbe preS-On• toto una versione contraffatto e deformata. Sarebbe btukJto, secondo una ipotesi per lo meno curiosa del Romano, cl,c Mazzi• ni avesse lcuo Il Copirole di /ltarx, e la storia del mov,'mento operaio italiano a• vrebbe seguito un corso tutto diverso! ». Ahra -importante pun1ualiuazione il Ma– t;ini ra a proposito dello acriuo di Ercoli (Togliati) - Marxismo e bakunismo - quando scril'e che « la foga polemica fa ignorare a Togl,'atti clie il 11ucleodel pen• siero ma==iniano, da cui disce11devano tut. ti i miti del u pro/eta» dell'Italia. borghe– se, era proprio quella teolog1(Jlaica che 8. contribuì validamente o smantellare. Del resto non si può pl"(!scind,ere, in un giu– dizio obieuitio e in una lettura cri'tica dei t.~sti bakuniniani, da ,,uella clic era la pro– blematica del tempo: le polemiclie sul ma– teriali'smo, le discussioni fra tesli e atei, il con/j.itto fra scien=a e dogma etc. Contro la facile irrisione dei posteri, superbamen– te indifferenti a questi problemi, bisogna ricordare che le giovani generazioni usci– te dal Risorgimento e cresduic olla scuola 566 di Mazzi'ni - quelle a cui B. parl(ltJa - li sentivono in modo appassionato e dram– matico, e qui B. doveva battere, se voleva debellare, nell'interesse del socialismo e del movimento operaio, l','nfluenza ancora grande della mistica ma=ziniana ». Anch~ il giudizio sulla critiea di Nello Rosselli ci sembra esatto. Infatti il Ros– sclli pur non disconoscendo il vafore de– gli scriui del B., ri1iene la Tf1éologie .6acca e quasi ripe1izioue della Ri'sposta, dando così maggior valore a f(uest'uhima, E l\1a– sini osserva che, se è ,·ero che esiste una mancanza di un ordine logico, ciò è da auribuirsi al fatto che trattasi di un'opera incompiuta, men1re le conclusioni riguar– danti il valore del libro u appaiono discu– tibili». Ma non vogliamo dawero sforbiciare ul- 1eriom1ente, premendoci di raccomandare la lcuura di questa interessante opera del B. poco, o non affauo, conosciuta, almeno in Italia. G. R. (Il volume va richies10 al segueme in• diri:r:zo: Novecento Grafico • Via Pignolo, 9 - Bergamo, in quan10 non si trova nel– le librerie). HU6HOAITSKELL Soclallsmo e nazionallzzazlone Edil, Opere Nuove • Roma • pagine 84 L. 300. Si sa che uno dei mezzi, ritenuti efficaci per la realizzazione del socialismo. è la istituzione della prOJ)rie1à pubblica, più comunemente in1esa come na:io11alizzozio, ne, Si sa, inoltre, che la nazionaliztn:r:ione è uno dei fondame111ali orientamenti del laburismo britannico. Si sa, inlìne, che la nazionalizzazione, in sè e per sè, e nella relazione con ahri 1raguardi ideali (che pure il par1i10 laburisla si propone), dà luogo, in sede di realizzazione. ad uoa ricca problema1ica. H. Caitskell, o titolo perso11ole (anche se si augura che la disamina sia condivisa largamente dai socialis1i britannici). si oc. cupa a11pun10del problema della nazion:1•

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