Volontà - anno XIII - n.7 - luglio 1960

zio11i, alle collettivizzazioni e che Ja vittoria su Franco a,•rcbbc fii• goiGcato l'instaurazione di una re– pubblica democratica parlamentare. Quindi il p.c. si presentò come il partito dell'ordine, cho ,,oJeva ri– mettere le cose com'erano prcss'u poco prima della ri,,olta dei mili• tari, ridlrndo autorità al governo cd allo Stato. Non volevano che guerra e rivoluzione camminassero imieme perehè quello che tita,•a ua– ticendo nella nuo,,a Spagna non ri– calcava gli schemi delle forme 80• ciali dcll'U.R.S.S. Ma per quanto avvelenante e di– sastroso sia s1ato il lavorio dei ca~ 11ipolitici dei due partiti di tiini– strn e speeinlmcnte del p.c.; per quanto insidioso e ncFnsto sin stn• to l'opera dei go, 1 emanti (e iucoe• rcnte ed inmile quella dei ministri anarchici), nesswia ombra può o(– fuscare le pagine luminose di eroi– smo rivoluzionario che la Spagna del J>Opolo scrisse durante quegli avvenimenti. Così, anche per quello che ri– gunrdn i fuon1sciti? gli errori cd i calcoli politici dei comanclanti e dei capi non svalutano per niente il contributo entusiasta e generoso che molti italioni portarono al 1>01>0l0 spoguolo nelle brigate internazio– nali, o in altre formazioni di VO• Jontari, contributo che venne spes• flO pagato con il sangue. E la prima formazione di volon• tari italiani, la sezione italiana del– la colonna Ascaso, facente parte delle milizia della C.N.T.-F.A.I., costituita da Bemeri e Rosselli e da altri che si trovavano già R Dnr– ccllona, fu di esempiO e di incita- mento alla formazione, più tardi, di altri gruppi di volontari. « Senza la re.sisten.zadi Hucsca io non. so se sa– rebbe avvenuta la villoria di Guada– lajara » 1 scrisse Salvcmini alludendo al ruolo che ebbe quella colonna (mentre Luigi Longo confrontando– la con il battaglione Garibaldi vor– rebbe metterne in evidenza la sua inferiorità). Ed e88a ha il merito di e88ersi tro, 1 ata tiul teatro della guer– ra nel primo meflCdi combattimento mentre i capi del p.c., studiavano, calcolavano quando e dove sarebbe stato meglio intcn•cnire e Mosca, ritardand·o di tre mesi l'invio di aiuti al popolo spagnolo, foceva sfo– nrnre quelle possibilitù di vittoria su Franco che erano dalla parte dei repubblicani, nei primi tempi di lotta. Franco (u vittorioso, e da 21 anni è padrone della Spagna. La partita, però, con il diltatore tipagnolo non è chiusa. Coloro che ieri erano a fianco del popolo spagnolo per com– battere il fascismo e per creare nello stesso tempo una nuova Spa– gna, si sentono tutt'oggi legati alla Bua sorte e auspicano ardentemente che non sfo lourn110il giorno in cui possa riconquistare Ja flua libertà. G. CALEFFI i Dalla prefHione di C1et1no Salve.mini •I Jibro: Oggi in Spaino domani in I,alia, di C•rlo Ro11clli, Anche S1h·cmini com• mcue l'errore di nllrihuirc il merito del– la formazione di quell11 colonna al solo Carlo Rouelli. 457

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